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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10192023-141947


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
SALVATI, LUCA
Indirizzo email
l.salvati@studenti.unipi.it, salvati.viareggio@gmail.com
URN
etd-10192023-141947
Titolo
Sutura e deiscenza di cupola vaginale nell'isterectomia robotica: la nostra esperienza
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GINECOLOGIA ED OSTETRICIA
Relatori
relatore Prof. Simoncini, Tommaso
relatore Dott.ssa Perutelli, Alessandra
Parole chiave
  • deiscenza cupola vaginale
Data inizio appello
07/11/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La deiscenza della cupola vaginale, dopo isterectomia, è un evento infrequente, ma potenzialmente dannoso per la paziente. In letteratura è riportata un’incidenza globale dallo 0.1% al 7.5%, con un tasso maggiore nelle pazienti sottoposte a chirurgia mininvasiva rispetto alle pazienti sottoposte a chirurgia laparotomica e vaginale.
Lo scopo di questo studio è descrivere due tipi di tecnica di colporrafia e confrontare l’incidenza di deiscenza della cupola vaginale dopo isterectomia robotica.
In questo studio osservazionale retrospettivo sono state studiate 141 pazienti sottoposte a isterectomia totale laparoscopica robot-assistita, nel reparto di Ginecologia e Ostetrica II dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa da Dicembre 2021 a Giugno 2023.
In questo studio, i 2 metodi di sutura utilizzati per la chiusura della cupola vaginale sono rappresentati da: 1) sutura barbuta unidirezionale intramucosa a singolo strato in continua in polidiossanone monofilamento assorbibile con chiusura ad anello saldato (Stratafix); 2) sutura barbuta unidirezionale intramucosa a singolo strato in continua con Stratafix, con ulteriore sutura di rinforzo in continua con Polysorb 2-0.
Delle 141 pazienti, 106 (75%) hanno come diagnosi principale fibromatosi uterina, 24 (17%) carcinoma dell’endometrio, 6 (4%) iperplasia endometriale con atipia, 3 (2%) carcinoma in situ della cervice uterina, 2 (2%) con mutazione BRCA.
Per quanto riguarda il tipo di intervento chirurgico: 76 (54%) pazienti sono state sottoposte a isterectomia totale extrafasciale con annessiectomia bilaterale, 42 (30%) a isterectomia totale extrafasciale con salpingectomia bilaterale e 23 (16%) a isterectomia totale extrafasciale, annessiectomia bilaterale e linfonodo sentinella.
L’età media della popolazione è 52 anni (range 39 - 88 anni); e il BMI, 26,34 kg/m2 (range 17,9 – 50,32 kg/m2).
Le perdite ematiche stimate intraoperatorie sono 51 ml (range 10 – 600 ml).
Le pazienti con pregressa chirurgia addominale risultano essere 66 (46,8%), contro le 75 (53,2%) mai sottoposte a precedente chirurgia addominale.
La media dei giorni di degenza ospedaliera è 2 giorni (range 1 – 8 giorni).
Le pazienti alle quali è stata utilizzata la tecnica di sutura con il solo Stratafix risultano essere 67 (48%) mentre quelle con Stratafix più Polysorb 2-0 sono 74 (52%).
Risultati: Sono state riportate 5 deiscenze di cupola vaginale: 3 (2%) con con Stratafix e Polysorb 2-0, mentre 2 (1,5%) con il solo Stratafix. Tali deiscenze sono avvenute in media dopo 24 giorni (range 17 – 29 giorni), tutte dopo rapporto sessuale.
In nessun caso si è verificata erniazione intestinale. In tutti i casi, per riparare la deiscenza, è stata utilizzata una sutura in continua per via vaginale con Polysorb 0.
Il tasso di deiscenza di cupola vaginale verificatosi è stato pari a 3,5%, in linea con i risultati pubblicati in letteratura2,3.
In entrambi i gruppi studiati non ci sono differenze significative sull’incidenza della deiscenza di cupola (2,1% vs 1,4%).
In sintesi, entrambe le tecniche di chiusura della cupola vaginale esaminate sembrerebbero sicure e ben tollerate dalle pazienti. In considerazione del minor tempo operatorio e del minor impatto economico sarebbe preferibile la colporrafia con sutura barbuta unidirezionale intramucosa a singolo strato in continua in polidiossanone monofilamento
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