Tesi etd-10192020-162452 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
CANALE, ALICE
URN
etd-10192020-162452
Titolo
L'attività del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest nella gestione dell'epidemia di COVID-19
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA
Relatori
relatore Prof. Privitera, Gaetano
correlatore Dott. Gallo, Antonio
correlatore Dott. Gallo, Antonio
Parole chiave
- Azienda USL Toscana Nord Ovest
- COVID-19
- Dipartimento di Prevenzione
Data inizio appello
04/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/11/2090
Riassunto
Negli anni Settanta il Surgeon General degli Stati Uniti d’America dichiarò la fine delle malattie infettive come causa principale di morte a livello globale. Niente di più sbagliato, nonché ad oggi, tra le prime dieci cause di morte troviamo varie malattie infettive quali le infezioni della basse vie respiratorie, le malattie diarroiche, l’AIDS e la tubercolosi.
Nuovi agenti infettivi compaiono e si diffondono a livello globale e agenti noti ormai da tempo espandono la loro area di attività colonizzando aree geografiche ritenute fino a quel momento indenni.
Inoltre, l’aumento dell’età media della popolazione e la disponibilità di nuove terapie, permettono la sopravvivenza di soggetti con patologie croniche, esponendoli a maggior rischio di gravi complicanze infettive.
Le moderne malattie infettive, corrono rapidamente sfruttando i moderni e sempre più veloci mezzi di trasporto, diventando dapprima epidemie e nei casi più gravi pandemie.
Ed una pandemia è quello che ci siamo trovati ad affrontare nei primi mesi di questo 2020. Un nuovo coronavirus, mediante un salto di specie è passato dall’infettare gli animali, ad infettare l’uomo ed ad essere capace di essere trasmesso da uomo ad uomo. L’allarme è arrivato dalla Cina, dove a partire dalla fine del 2019 è stato segnalato un focolaio di polmoniti virali da agente non noto collegato al mercato ittico della città di Wuhan. Dall’estremo Oriente, nonostante le misure contenitive adottate, il nuovo coronavirus ha ben presto valicato i confini disseminandosi in tutto il mondo.
L’Italia e quindi la regione Toscana si sono trovate quindi ad affrontare questo virus emergente, il SARS-CoV-2 e la malattia che da questo deriva, il COVID-19.
Da qui il ruolo cruciale di Sanità Pubblica che si sono trovati a svolgere i Dipartimenti di Prevenzione: identificare i nuovi casi e porli in isolamento, condurre l’indagine epidemiologica per l’individuazione dei contatti mediante il contact tracing e porre questi ultimi in quarantena, andando a testare prima i sintomatici e successivamente gli asintomatici. Tutto questo con il fine di individuare precocemente i casi secondari ed andare così a chiudere le catene di contagio, unico strumento in grado di contenere il dilagare dell’epidemia.
Nuovi agenti infettivi compaiono e si diffondono a livello globale e agenti noti ormai da tempo espandono la loro area di attività colonizzando aree geografiche ritenute fino a quel momento indenni.
Inoltre, l’aumento dell’età media della popolazione e la disponibilità di nuove terapie, permettono la sopravvivenza di soggetti con patologie croniche, esponendoli a maggior rischio di gravi complicanze infettive.
Le moderne malattie infettive, corrono rapidamente sfruttando i moderni e sempre più veloci mezzi di trasporto, diventando dapprima epidemie e nei casi più gravi pandemie.
Ed una pandemia è quello che ci siamo trovati ad affrontare nei primi mesi di questo 2020. Un nuovo coronavirus, mediante un salto di specie è passato dall’infettare gli animali, ad infettare l’uomo ed ad essere capace di essere trasmesso da uomo ad uomo. L’allarme è arrivato dalla Cina, dove a partire dalla fine del 2019 è stato segnalato un focolaio di polmoniti virali da agente non noto collegato al mercato ittico della città di Wuhan. Dall’estremo Oriente, nonostante le misure contenitive adottate, il nuovo coronavirus ha ben presto valicato i confini disseminandosi in tutto il mondo.
L’Italia e quindi la regione Toscana si sono trovate quindi ad affrontare questo virus emergente, il SARS-CoV-2 e la malattia che da questo deriva, il COVID-19.
Da qui il ruolo cruciale di Sanità Pubblica che si sono trovati a svolgere i Dipartimenti di Prevenzione: identificare i nuovi casi e porli in isolamento, condurre l’indagine epidemiologica per l’individuazione dei contatti mediante il contact tracing e porre questi ultimi in quarantena, andando a testare prima i sintomatici e successivamente gli asintomatici. Tutto questo con il fine di individuare precocemente i casi secondari ed andare così a chiudere le catene di contagio, unico strumento in grado di contenere il dilagare dell’epidemia.
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