Tesi etd-10182023-113342 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BERTONI, GIULIA
URN
etd-10182023-113342
Titolo
Strategie analgesiche in chirurgia urologica laparoscopica o robot-assistita: studio retrospettivo di confronto tra il blocco del piano erettore della colonna vertebrale (ESPB) ed il blocco del piano trasverso dell'addome (TAPB).
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Corradi, Francesco
correlatore Dott.ssa Brusasco, Claudia
correlatore Dott.ssa Brusasco, Claudia
Parole chiave
- analgesia con risparmio di oppioidi
- analgesia postoperatoria
- analgesia senza oppioidi
- blocchi antalgici
- blocchi di parete
- blocchi fasciali
- chirurgia addominale
- chirurgia urologica laparoscopica
- chirurgia urologica robotica
- dolore postoperatorio
- erector spinae plane block
- ESP
- nausea e vomito postoperatori
- opioid free analgesia
- opioid sparing analgesia
- protocollo ERAS
- TAP
- transversus abdominis plane block
Data inizio appello
08/11/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2063
Riassunto
L’anestesia locoregionale nella gestione del dolore postoperatorio ha visto un notevole sviluppo negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento dei blocchi del piano fasciale. Il blocco del piano trasverso dell'addome (TAPB) fornisce analgesia postoperatoria dopo vari interventi chirurgici addominali ed è uno dei blocchi di parete più comunemente eseguiti. Il blocco del piano erettore spinale (ESPB) è una tecnica regionale analgesica emergente e sicura che fornisce sollievo dal dolore sia parietale che viscerale. Questo studio si propone di mettere a confronto l'utilizzo dell’ESPB bilaterale ecoguidato con il TAPB bilaterale ecoguidato nel fornire analgesia postoperatoria dopo chirurgia urologica laparoscopica o robotica. Si è trattato di uno studio osservazionale retrospettivo condotto presso il nuovo ospedale apuano da ottobre 2022 a settembre 2023. L'unico criterio di esclusione era l'impossibilità di eseguire un blocco interfasciale a causa di infezione nel sito di iniezione, allergia nota o ipersensibilità agli anestetici locali o grave aritmia cardiaca. Prima dell'intervento chirurgico 24 pazienti (gruppo ESPB) hanno ricevuto ESPB bilaterale ecoguidato con 20 mL di ropivacaina 0,375% con l’aggiunta 1 mcg/kg di dexmedetomidina come adiuvante a livello di T7-T9. Altri 24 pazienti invece (gruppo TAPB) hanno ricevuto TAPB bilaterale ecoguidato con ropivacaina allo 0,375% o allo 0,25% miscelata con soluzione salina normale. Il gruppo TAPB ha ricevuto intraoperatoriamente anche un dose di 0.05/0.1 mg/kg di morifna. I protocolli analgesici per entrambi i gruppi sono stati precedentemente definiti e tutti i pazienti sono stati sottoposti all’uno o all’altro protocollo analgesico a seconda dell’abilità dell’anestesista e della decisione clinica personale.
L'outcome primario era confrontare tra i due gruppi l’entità del dolore postoperatorio utilizzando la scala di valutazione numerica (NRS). La NRS è una scala a 11 punti composta da numeri interi da 0 a 10: 0 indica “nessun dolore” e 10 indica “il peggior dolore possibile. Gli outcome secondari erano il consumo totale di dosi analgesiche rescue nei due gruppi, il consumo totale di anestetico locale e gli eventuali eventi avversi ed effetti collaterali. I dati demografici, l’ASA, il tipo e la durata dell’intervento chirurgico erano comparabili in entrambi i gruppi. I punteggi del dolore NRS erano significativamente più bassi nel gruppo ESPB soprattutto in giornata operatoria e nella prima giornata postoperatoria mente tendevano ad essere sovrapponibili nei restanti giorni di degenza. Il consumo di ropivacaina è stato significativamente inferiore nel gruppo ESPB e la quantità totale di dosi analgesiche rescue è stata significativamente inferiore nel gruppo ESPB rispetto al gruppo TAPB nel postoperatorio. L'incidenza di nausea e vomito postoperatori è stata maggiore nel gruppo TAPB e non sono state osservate complicanze correlate al blocco in nessuno dei due gruppi. In conclusione il blocco ESP guidato dagli ultrasuoni fornisce un migliore controllo del dolore postoperatorio con un minore consumo di anestetico locale e minor ricorso a terapie analgesiche rescue totali nei pazienti sottoposti a chirurgia urologica laparoscopica o robot assistita. Si può dedurre quindi come l’ESPB, anche nel contesto del protocollo ERAS applicato alla chirurgia urologica maggiore, possa essere considerato come una valida, se non superiore, alternativa al TAPB.Tuttavia, a causa della scarsità numerica del campione del nostro lavoro, le conclusioni da noi ottenute costituiscono un dato preliminare, che dovrà essere confermato da ulteriori studi.
L'outcome primario era confrontare tra i due gruppi l’entità del dolore postoperatorio utilizzando la scala di valutazione numerica (NRS). La NRS è una scala a 11 punti composta da numeri interi da 0 a 10: 0 indica “nessun dolore” e 10 indica “il peggior dolore possibile. Gli outcome secondari erano il consumo totale di dosi analgesiche rescue nei due gruppi, il consumo totale di anestetico locale e gli eventuali eventi avversi ed effetti collaterali. I dati demografici, l’ASA, il tipo e la durata dell’intervento chirurgico erano comparabili in entrambi i gruppi. I punteggi del dolore NRS erano significativamente più bassi nel gruppo ESPB soprattutto in giornata operatoria e nella prima giornata postoperatoria mente tendevano ad essere sovrapponibili nei restanti giorni di degenza. Il consumo di ropivacaina è stato significativamente inferiore nel gruppo ESPB e la quantità totale di dosi analgesiche rescue è stata significativamente inferiore nel gruppo ESPB rispetto al gruppo TAPB nel postoperatorio. L'incidenza di nausea e vomito postoperatori è stata maggiore nel gruppo TAPB e non sono state osservate complicanze correlate al blocco in nessuno dei due gruppi. In conclusione il blocco ESP guidato dagli ultrasuoni fornisce un migliore controllo del dolore postoperatorio con un minore consumo di anestetico locale e minor ricorso a terapie analgesiche rescue totali nei pazienti sottoposti a chirurgia urologica laparoscopica o robot assistita. Si può dedurre quindi come l’ESPB, anche nel contesto del protocollo ERAS applicato alla chirurgia urologica maggiore, possa essere considerato come una valida, se non superiore, alternativa al TAPB.Tuttavia, a causa della scarsità numerica del campione del nostro lavoro, le conclusioni da noi ottenute costituiscono un dato preliminare, che dovrà essere confermato da ulteriori studi.
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