Tesi etd-10182023-084604 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PARDINI, MICHELA
URN
etd-10182023-084604
Titolo
Flussi e gestione dei pazienti affetti da neoplasia toracica prima, durante e dopo la pandemia da Covid-19
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Carrozzi, Laura
correlatore Dott. Sbrana, Andrea
correlatore Dott. Sbrana, Andrea
Parole chiave
- covid-19
- neoplasie toraciche
- pandemia
- ritardo diagnostico
Data inizio appello
07/11/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il Covid-19 è una malattia infettiva altamente contagiosa e diffusiva, causata dal virus Sars-Cov-2, che ha registrato i suoi primi casi nel dicembre 2019 in Cina e si è rapidamente diffusa a livello globale tanto da venir dichiarata dall’OMS, l’11 marzo 2020, una pandemia.
Istituito lo stato di emergenza internazionale, sempre da parte dell’OMS, questo si è esteso dal 30 gennaio 2020 al 5 maggio 2023 portando ad un forte impatto sul sistema sanitario che, fin dai primi momenti, è stato costretto a rimodularsi per fronteggiare la pandemia. La riorganizzazione ed il blocco delle attività, volti a limitare la diffusione del virus, hanno avuto un forte impatto sulle nuove diagnosi di tumore nel nostro paese ed a livello globale, interessando qualsiasi tipo di neoplasia. Le neoplasie toraciche sono risultate tra le più colpite dal ritardo diagnostico anche in virtù della stretta somiglianza tra la sintomatologia d’esordio del Covid con quella dei tumori toracici, soprattutto delle forme polmonari che ne rappresentano la maggior parte. Si è assistito così ad uno shift al momento della diagnosi da forme precoci a forme avanzate.
Questi riscontri caratterizzano le prime fasi della pandemia che, però, si è evoluta assumendo un andamento, col passare del tempo e con l’impiego di risorse quali i vaccini, meno aspro. Per quanto Sars-Cov-2 circoli ancora largamente nella popolazione, ad oggi l’entità della sua minaccia, che comunque rimane, sembra essersi ridimensionata ed insieme a questo dato va di pari passo il recupero del sistema sanitario.
Nella realtà pisana un precedente studio (monocentrico, osservazionale e retrospettivo), svolto nel servizio di Oncologia dell’unità operativa di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, ha messo in evidenza l’impatto della pandemia su questo servizio.
È stato infatti registrato un ritardo diagnostico, un aumento dei casi in stadio avanzato alla diagnosi ed una peggiore prognosi nei pazienti affetti da neoplasia toracica confrontando i dati registrati in periodo pre-pandemico (marzo 2019 – febbraio 2020) con quelli in periodo di iniziale pandemia (marzo 2020 – febbraio 2021).
Questo studio fa seguito al precedente e ne ha portato avanti le analisi, con analoghi metodi e strumenti, andando ad osservare il periodo successivo (marzo 2021-febbraio 2023) sempre all’interno del servizio di Oncologia della Pneumologia dell’AUOP, con l’obiettivo di valutare se vi siano state variazioni per quanto riguarda i parametri in esame.
Ne sono emersi dati che descrivono l’avviamento di una tendenza di recupero nelle fasi pandemiche tardive. Il ritardo diagnostico, relativo all’intervallo tra esordio sintomatologico o riscontro incidentale e diagnosi istologica, registrato precedentemente si è infatti ridotto portando questo intervallo quasi ai valori registrati prima dell’inizio della pandemia. È inoltre aumentato, in questo periodo di studio, il numero di diagnosi incidentali riflettendo il positivo impatto della ripresa dei programmi di screening, sospesi durante la pandemia.
Sono tornati molto vicino al livello pre-pandemico i valori degli stadi precoci al momento della diagnosi e sono diminuiti quelli riguardanti gli stati avanzati. Questo dato si riflette anche nell’andamento delle terapie impiegate nei pazienti: è tornato a livelli pre-pandemici l’impiego della chirurgia, prima diminuito per aumento degli stadi avanzati, ed è aumentato l’impiego di terapie mediche e radioterapiche anche in uso combinato. Il dato sulla sopravvivenza, infine, mostra anch’esso un miglioramento ed una tendenza a riallinearsi all’andamento pre-pandemico per quanto però rimanga ancora un aspetto “aperto” di questo studio. Considerando che più della metà dei pazienti sono ancora in vita, la stima precisa non è al momento possibile. Seguire l’andamento della sopravvivenza si configura come uno degli obiettivi lasciati da questo studio, al fine di avere un quadro maggiormente preciso e delineato di quello che sembra un trend di ripresa rispetto al primo periodo pandemico.
Istituito lo stato di emergenza internazionale, sempre da parte dell’OMS, questo si è esteso dal 30 gennaio 2020 al 5 maggio 2023 portando ad un forte impatto sul sistema sanitario che, fin dai primi momenti, è stato costretto a rimodularsi per fronteggiare la pandemia. La riorganizzazione ed il blocco delle attività, volti a limitare la diffusione del virus, hanno avuto un forte impatto sulle nuove diagnosi di tumore nel nostro paese ed a livello globale, interessando qualsiasi tipo di neoplasia. Le neoplasie toraciche sono risultate tra le più colpite dal ritardo diagnostico anche in virtù della stretta somiglianza tra la sintomatologia d’esordio del Covid con quella dei tumori toracici, soprattutto delle forme polmonari che ne rappresentano la maggior parte. Si è assistito così ad uno shift al momento della diagnosi da forme precoci a forme avanzate.
Questi riscontri caratterizzano le prime fasi della pandemia che, però, si è evoluta assumendo un andamento, col passare del tempo e con l’impiego di risorse quali i vaccini, meno aspro. Per quanto Sars-Cov-2 circoli ancora largamente nella popolazione, ad oggi l’entità della sua minaccia, che comunque rimane, sembra essersi ridimensionata ed insieme a questo dato va di pari passo il recupero del sistema sanitario.
Nella realtà pisana un precedente studio (monocentrico, osservazionale e retrospettivo), svolto nel servizio di Oncologia dell’unità operativa di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, ha messo in evidenza l’impatto della pandemia su questo servizio.
È stato infatti registrato un ritardo diagnostico, un aumento dei casi in stadio avanzato alla diagnosi ed una peggiore prognosi nei pazienti affetti da neoplasia toracica confrontando i dati registrati in periodo pre-pandemico (marzo 2019 – febbraio 2020) con quelli in periodo di iniziale pandemia (marzo 2020 – febbraio 2021).
Questo studio fa seguito al precedente e ne ha portato avanti le analisi, con analoghi metodi e strumenti, andando ad osservare il periodo successivo (marzo 2021-febbraio 2023) sempre all’interno del servizio di Oncologia della Pneumologia dell’AUOP, con l’obiettivo di valutare se vi siano state variazioni per quanto riguarda i parametri in esame.
Ne sono emersi dati che descrivono l’avviamento di una tendenza di recupero nelle fasi pandemiche tardive. Il ritardo diagnostico, relativo all’intervallo tra esordio sintomatologico o riscontro incidentale e diagnosi istologica, registrato precedentemente si è infatti ridotto portando questo intervallo quasi ai valori registrati prima dell’inizio della pandemia. È inoltre aumentato, in questo periodo di studio, il numero di diagnosi incidentali riflettendo il positivo impatto della ripresa dei programmi di screening, sospesi durante la pandemia.
Sono tornati molto vicino al livello pre-pandemico i valori degli stadi precoci al momento della diagnosi e sono diminuiti quelli riguardanti gli stati avanzati. Questo dato si riflette anche nell’andamento delle terapie impiegate nei pazienti: è tornato a livelli pre-pandemici l’impiego della chirurgia, prima diminuito per aumento degli stadi avanzati, ed è aumentato l’impiego di terapie mediche e radioterapiche anche in uso combinato. Il dato sulla sopravvivenza, infine, mostra anch’esso un miglioramento ed una tendenza a riallinearsi all’andamento pre-pandemico per quanto però rimanga ancora un aspetto “aperto” di questo studio. Considerando che più della metà dei pazienti sono ancora in vita, la stima precisa non è al momento possibile. Seguire l’andamento della sopravvivenza si configura come uno degli obiettivi lasciati da questo studio, al fine di avere un quadro maggiormente preciso e delineato di quello che sembra un trend di ripresa rispetto al primo periodo pandemico.
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