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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10182017-101337


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANCUSI, ALESSANDRA
URN
etd-10182017-101337
Titolo
Efficacia delle tecniche di distrazione e rilassamento nel controllo del dolore da procedura nel bambino in pronto soccorso. Revisione della letteratura e definizione di un protocollo di studio per il pronto soccorso pediatrico dell?Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana .
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
Relatori
relatore Dott. Pagnucci, Nicola
Parole chiave
  • pronto soccorso
  • dolore
  • assistenza infermieristica pediatrica
Data inizio appello
14/12/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/12/2087
Riassunto
Backround: Il dolore è un sintomo di presentazione rilevante nel paziente pediatrico che accede al Pronto Soccorso. E’comune la necessità di attuare, in questi piccoli pazienti, procedure invasive o dolorose, prelievi di sangue venoso o arterioso, medicazioni e suture di ferite, iniezioni intramuscolari. Il dolore da esse provocato crea una vera sofferenza e uno shock emozionale nei piccoli pazienti, sofferenza e apprensione nei famigliari. Inoltre, se non è ben controllato, il dolore, rischia di compromettere l’atto tecnico dell’ infermiere e la sua validità.
Interventi non farmacologici appaiono efficaci per ottenere un valido controllo del dolore da procedura e la loro implementazione nella pratica quotidiana rappresenterebbe un importante intervento per migliorare la capacità di rispondere ai bisogni dell’utenza da parte del Pronto Soccorso.

Obiettivo: Obiettivo di questa tesi è quello di elaborare un protocollo di studio per il pronto soccorso pediatrico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, sulla base di un ampia revisione della letteratura, allo scopo di valutare e comparare l’efficacia di tecniche di distrazione e rilassamento, attuabili dal personale infermieristico per controllare il dolore da procedura, con particolare riferimento alla percezione del dolore del bambino e sull'ansia anticipatoria.

Materiali e Metodi: La ricerca della letteratura è stata effettuata consultando le banche dati PubMed, combinando termini MeSH e parole a testo libero.
Dai risultati ottenuti emerge che gli interventi non farmacologici quali attività ludiche, distrazione high-tech (suono , musica), utilizzo di mezzi audiovisivi, utilizzo di giochi su tablet, gioco di carte, caleidoscopio e altri supporti di tipo tecnologico (ape contro il dolore da iniezione/prelievo BUZZI r) si è dimostrata efficace rispetto ad una condizione di nessun trattamento, mentre per quanto riguarda il confronto tra analgesia farmacologica e non farmacologica, i risultati hanno dato esiti discordanti.
Sulla base delle evidenze della letteratura così ottenute, si è arrivati al disegno di uno studio monocentrico, randomizzato, della durata complessiva di circa 6 mesi, da effettuare sui pazienti che accedono al PS Pediatrico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, di età uguale o inferiore agli 8 anni, sottoposti a procedura invasive o dolorose, quali prelievo di campioni ematici, medicazione di ferite o suture. I genitori/tutori, al momento del ricovero saranno edotti sui fini dello studio, sarà acquisito il proprio consenso. I pazienti vengono distribuiti in modo randomizzato a due bracci di trattamento: in uno saranno applicate metologie distraenti e nell’altro verrà assistito in maniera standard come da prassi di UO senza procedure distraenti.

Conclusioni: Si ipotizza un accesso al PS Pediatrico di 6 mesi da parte di 9000 utenti, a
circa 80% verrà effettuata una manovra invasiva (im, prelievo ecc..)Le tecniche di controllo del dolore non farmacologiche risultano semplici, economiche, di facile implementazione e non richiedono di una formazione complessa e tempi eccessivi.
L’infermiere può usufruire di questi interventi in maniera individuale, promuovendo la riduzione del dolore e favorendo una maggior comfort e cooperazione dell’assistito.
Il protocollo di studio punta a dimostrare che il loro utilizzo favorisce una maggiore collaborazione da parte del bambino e/o famigliari alle procedure invasive/dolorose un’efficace diminuzione del dolore durante le effettuazione e quindi un minor stress per il bambino.
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