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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10182017-081002


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
IRACE, LAURA
URN
etd-10182017-081002
Titolo
Comportamenti alimentari in eta' prescolare. Effetto di un intervento di educazione alimentare sul consumo di frutta e verdura.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa D'Alessandro, Claudia
correlatore Prof. Demontis, Gian Carlo Alfredo Giuseppe
tutor Dott.ssa Cau, Silvia
Parole chiave
  • Food Dudes
  • frutta e verdura
  • educazione alimentare
  • neofobia alimentare
  • obesità
Data inizio appello
08/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione. L’obesità infantile rappresenta un rischio concreto nella società occidentale. La presenza di un eccesso ponderale in questa fase del ciclo di vita non solo implica un problema di obesità adulta, ma determina un peggioramento della qualità della vita, sia fisica che sociale, già nel bambino. Il cambiamento dello stile di vita è uno dei principali fattori che alimentano la crescita epidemica dell’eccesso ponderale, anche nella popolazione più giovane. L’ambiente “obesogenico” influenza in modo negativo le abitudini alimentari e favorisce l’inattività fisica di tutta la famiglia. L’elevato rischio di cronicizzazione e lo sviluppo di comorbidità associate hanno favorito l’implementazione di diversi programmi di prevenzione e di promozione di stili di vita più sani, che hanno visto protagoniste le scuole, dove la scelta del cibo distribuito e l’educazione alimentare sono in grado di modulare le scelte alimentari dei bambini. Il contesto scolastico ha le capacità di migliorare errati comportamenti alimentari, molto diffusi in età infantile, promuovendo il consumo di frutta e verdura e incentivando a scegliere alternative più salutari sin dall’età prescolare.

Scopo della tesi. Valutare l’efficacia a breve termine del programma “Cibo e Mindfulness nelle scuole d’infanzia”, un intervento di educazione alimentare che, attraverso principi psicoeducativi basati sulla psicologia dell’età evolutiva, si pone come obiettivo finale quello di influenzare positivamente i comportamenti alimentari. Con l’applicazione dell’intervento, l’obiettivo primario è stato quello di incrementare i consumi spontanei di frutta e verdura, in modo da indurre un cambiamento delle abitudini alimentari a scuola e permettere che queste vengano mantenute nel tempo anche in altri contesti. Gli effetti a breve e medio termine sono stati valutati, rispetto alle misurazioni dei consumi iniziali (baseline), mediante rilevazioni nei giorni subito dopo il termine dell’intervento (follow-up 1) e a 3 mesi (follow-up 2).

Materiali e metodi. I soggetti inclusi nel progetto sono stati 96 bambini frequentanti due scuole d’infanzia della città di La Spezia, di cui una rappresentava il gruppo di intervento (52%) e l’altra il gruppo di controllo (48%). Di questo campione sono stati creati due sottogruppi, uno per ogni scuola, per le rilevazioni dei consumi di frutta e verdura a pranzo durante i giorni iniziali e quelli di follow-up. L’applicazione del programma Cibo e Mindfulness ha riguardato solo il gruppo sperimentale, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto solo la frutta e la verdura. Durante tutta la durata dell’intervento è stata fatta una rilevazione dei consumi di frutta e verdura mangiati in entrambi i gruppi, tramite pesata diretta, e allo stesso modo sono stati rilevati i consumi a pranzo di frutta e verdura nei giorni di baseline e follow-up. È stato misurato il consumo medio di frutta e verdura. L’analisi dei dati è stata effettuata con il programma statistico SPSS, (Statistical Package for Social Science): per tutte le analisi il livello di significatività è stato fissato con intervallo di confidenza al 95%.

Risultati. Confrontando i consumi medi di verdura tra gruppo d’intervento e gruppo di controllo, si è osservato che, nonostante i bassi consumi rilevati alla baseline, durante le rilevazioni della merenda al follow-up 1 il gruppo d’intervento ha incrementato marginalmente i consumi di verdura (+64%, p=0.051) rispetto al controllo, mentre durante le rilevazioni del pranzo al follow-up 1 è stato osservato un incremento significativo del consumo di verdura nel gruppo di controllo (+29,7%, p<0.05), rispetto al gruppo che ha ricevuto l’intervento, il quale ha registrato un decremento dei consumi di verdura (-50%, p<0.05). Dal confronto tra i consumi medi di frutta tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo, si è evidenziato che alla baseline i consumi erano alti rispetto alle quantità offerte, mentre durante le rilevazioni della merenda e del pranzo al follow-up 1 non si registrano significativi effetti nel tempo dovuti all’applicazione dell’intervento su un controllo. In entrambi i gruppi, d’intervento e di controllo, è visibile un decremento statisticamente significativo dei consumi di frutta nel tempo (p<0.0001), che porta i consumi di frutta a merenda a subire una variazione in negativo del 5,8% (intervento) e 26,3% (controllo), mentre per i consumi a pranzo del 35,3% (intervento) e del 28,3% (controllo). Dalle analisi sui soggetti singoli è stato evidenziato che l’applicazione delle componenti dell’intervento funziona quando i consumi iniziali sono bassi e l’utilizzo del modellamento mostra degli incrementi significativi, spesso quando c’è coerenza tra il cibo consegnato e il video modellng dello stesso cibo assaggiato. Per quanto riguarda i soggetti del sottogruppo di controllo è possibile che si verifichi talvolta un effetto “stanchezza” all’esposizione, che determina il decremento osservato nei consumi di frutta e verdura. Dall’osservazione dei soggetti singoli si sono evidenziati numerosi errori nell’applicazione della procedura di rinforzo, che portano ad effetti contrastanti sul consumo dei cibi proposti. I dati del follow-up 2 (a 3 mesi) non sono ancora stati imputati e, per questo motivo, sulle ananlisi degli effetti sul gruppo sono stati confrontanti solamente le differenze nei consumi di frutta e verdura iniziali e immediatamente dopo l’applicazione dell’intervento.

Discussione e conclusioni. I risultati ottenuti non sono sufficienti a dimostrare la reale efficacia dell’approccio comportamentale su bambini in età prescolare. Il programma Cibo e Mindfulness nelle due scuole spezzine che hanno testato l’efficacia delle componenti di modellamento, rinforzo ed esposzione ripetuta contro la sola esposizione ripetuta non ha portato miglioramenti sui consumi iniziali di frutta e verdura a breve termine. Un programma costruito su un approccio comportamentale, con l’obiettivo di cambiare i comportamenti alimentari in bambini di 3-5 anni, potrebbe non essere sufficiente a sostenere i consumi di frutta e verdura. Il programma Cibo e Mindfulness nella sua interezza ha permesso di testare diverse procedure d’intervento sulla stessa popolazione target, i bambini in età prescolare; sarà possibile progettare in futuro un’adeguata fase di mantenimento e un’implementazione dell’intervento per la validazione di una procedura che si inserisce bene nel contesto delle “Linee guida per l'educazione alimentare nella scuola italiana”, secondo le quali l'educazione alimentare, attraverso l’eliminzazione di comportamenti alimentari non corretti e la promozione di abitudini alimentari salutari, ha l’obiettivo principale di migliorare il benessere degli individui.
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