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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10182011-164137


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DONATO, ASSUNTA
URN
etd-10182011-164137
Titolo
Caratterizzazione geochimica delle acque nell'area di Catabbio e Pitigliano
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Sbrana, Alessandro
correlatore Dott.ssa Marianelli, Paola
controrelatore Dott. Fulignati, Paolo
Parole chiave
  • geotermia
  • idrogeochimica
Data inizio appello
04/11/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
04/11/2051
Riassunto
Il presente lavoro di tesi riguarda lo studio geochimico delle acque minerali di un’area della Toscana Meridionale compresa tra due complessi vulcanici: il Monte Amiata a nord e i Monti Vulsini (Latera) a sud-est. Il sito di campionamento ricopre un’area di circa 225 Km2 e comprende, procedendo da nord a sud, i centri abitati di Castell’Azzara, Semproniano, Catabbio, Sorano, Sovana, Pitigliano e Saturnia in provincia di Grosseto e Castelfranco Ischia di Castro, in provincia di Viterbo. Lo studio delle acque, al fine di determinare le caratteristiche fisico-chimiche e di identificare gli acquiferi dentro i quali sono circolati, ha previsto la raccolta di 46 campioni tra sorgenti e pozzi presenti sul territorio. La maggior parte dei campioni di pozzo proviene da Pitigliano e dintorni, a causa della difficoltà di campionamento dell’area più a nord in cui sono state prelevate solo le acque delle sorgenti.I parametri fisico-chimici che possono subire variazioni durante il trasporto dei campioni dal punto di prelievo al laboratorio di analisi, sono stati determinati direttamente in campagna, quali pH, conducibilità elettrica, alcalinità e temperatura. Tutte le altre analisi sono state condotte nel “laboratorio acque” del dipartimento di Scienze della Terra di Pisa: la determinazione di cationi ed anioni in soluzione è stata effettuata attraverso cromatografia ionica, mentre i contenuti in silice, boro, ammoniaca e iodio sono stati determinati mediante spettrofotometria a luce visibile. Per la classificazione delle acque sono stati adottati diversi diagrammi: dal diagramma quadrangolare di Ludwig-Langelier, a quelli triangolari (anionico e cationico), a quello di Schoeller. Questi hanno permesso di identificare tre famiglie chimiche di acque: bicarbonato alcalino terrosa, bicarbonato alcalino terrosa – alcalina e solfato alcalino terrosa.
Dai risultati di tali analisi connessi con lo studio del contesto geologico stratigrafico dell’area e delle permeabilità delle formazioni affioranti è stato possibile definire i principali circuiti di circolazione delle acque campionate. Le acque a chimismo solfatico alcalino terroso, a più elevato contenuto salino e temperatura, circolano all’interno dell’acquifero regionale delle serie calcaree mesozoiche. Le acque a chimismo bicarbonatico alcalino terroso – alcalino circolano all’interno delle formazioni vulcaniche che ricoprono il settore orientale dell’area di studio e che rappresentano le propaggini più occidentali del complesso vulcanico dei Monti Vulsini.
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