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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10182010-001213


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
VITOLO, FLORINDA
URN
etd-10182010-001213
Titolo
UN CASO EMBLEMATICO: LA CHIESA DI SAN NICCOLO' A CASCIANA ALTA. IL RINNOVO DELLE PALE D'ALTARE DURANTE IL PERIODO DELLA CONTRORIFORMA
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI
Relatori
relatore Prof. Ambrosini, Alberto
correlatore Dott. Lazzarini, Elena
Parole chiave
  • colline pisane
  • controriforma
  • santi di tito
Data inizio appello
08/11/2010
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
08/11/2050
Riassunto
Nelle chiese del territorio delle Colline pisane si osserva una macroscopica presenza di dipinti legati alla cultura artistica fiorentina degli anni della Controriforma.
Questi dipinti suggeriscono un intervento nel territorio in questione di una committenza alta, di origine fiorentina, aggiornata sulle nuove istanze controriformistiche sull’arte.
Essa trasferì in questa zona rurale le forti motivazioni di ordine spirituale e religioso che durante gli anni post-conciliari, avevano orientato artisti e committenti verso una pittura leggibile e piana, ispirata al rigore morale e dal forte contenuto devozionale. Nel territorio delle Colline pisane l’insediamento di importanti famiglie fiorentine e pisane, disposte ad investire in queste zone ingenti capitali, può spiegare la presenza di opere eseguite da artisti di accertata fama di origine fiorentina nelle chiese di questi piccoli centri rurali.
Quale esempio paradigmatico dei nuovi orientamenti artistici nel territorio in questione, è stata presa in considerazione la situazione di una singola località alla fine del Cinquecento, Casciana Alta .
Nella Chiesa di San Niccolò a Casciana Alta si osserva una continuità e coerenza nell’attivazione di artisti di tendenze affini: i dipinti progressivamente collocati sugli altari, negli anni della Controriforma, sono in linea con le tendenze della cultura artistica fiorentina, gravitante intorno alla scuola di Santi di Tito e alla Riforma da questi attuata a partire dagli anni ottanta del Cinquecento.
Nella Chiesa si possono osservare, infatti, La Circoncisione di Santi di Tito, La Madonna del Rosario della scuola di Santi di Tito, molto probabilmente da riferire ad Agostino Ciampelli e La Sacra Famiglia di Filippo Tarchiani, che fu allievo del Ciampelli e che non si distaccherà mai nella sostanza dal sostrato culturale fiorentino riformato appreso dal maestro.
Nei tre dipinti si riconoscono molti aspetti legati alla cultura artistica sviluppata a Firenze negli anni della Controriforma: dalla funzione apologetica dell’arte a quella didascalica, dalla normalizzazione delle immagini al legame con i ‘Primitivi’ e con la pittura del primo Cinquecento, Fra’ Bartolomeo e Andrea del Sarto in primis, dalla diffusione di alcuni temi iconografici privilegiati dalla Controriforma allo sviluppo di una nuova tendenza naturalistica.




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