Tesi etd-10172023-152738 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BERTONERI, ALESSIA
URN
etd-10172023-152738
Titolo
Outcome clinici nei pazienti portatori di filtro cavale seguiti nell’ambulatorio per il follow-up dell’embolia polmonare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Analisi retrospettiva.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Celi, Alessandro
correlatore Dott.ssa Pancani, Roberta
correlatore Dott.ssa Pancani, Roberta
Parole chiave
- cavale
- filtro
- outcome
Data inizio appello
07/11/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/11/2093
Riassunto
Il tromboembolismo venoso è un’entità clinica che può manifestarsi nella forma di trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Il trattamento consiste tipicamente nell’utilizzo dei farmaci anticoagulanti iniettivi antagonisti della vitamina K, eparine e i farmaci anticoagulanti orali. Questi vengono usati sia nella prevenzione primaria in soggetti con fattori di rischio, che a scopo profilattico contro le recidive di eventi tromboembolici nei pazienti che ne siano già stati affetti. In condizioni di temporanea o permanente controindicazione, complicanza o fallimento terapeutico trovano indicazione i filtri cavali, presidi che meccanicamente impediscono la risalita verso il circolo polmonare di materiale embolico proveniente dal circolo venoso profondo dell’arto inferiore o dalla pelvi. Le indicazioni di impianto possono essere distinte in indicazioni principali, più o meno unanimemente riconosciute, e indicazioni secondarie, più sfumate e lasciate alle valutazioni cliniche caso per caso. Le linee guida suggeriscono la rimozione del filtro quando le indicazioni all’impianto sono risolte. Tuttavia, nella pratica clinica il tasso di rimozione è basso e spesso i filtri cavali sono associati ad una terapia anticoagulante stabile.
Lo scopo dello studio è quello di descrivere le abitudini prescrittive e operative relativamente all’impianto dei filtri cavali e alla terapia anticoagulante, analizzando gli outcome clinici e quindi la sicurezza delle strategie terapeutiche adottate.
Nel presente studio sono state reclutati 31 pazienti diagnosticati con embolia polmonare e portatori di filtro cavale, seguiti in follow-up presso l’ambulatorio specialistico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP). Lo studio è stato condotto mediante un’analisi retrospettiva osservazionale dei pazienti della casistica e si è avvalso dei sistemi di archiviazione elettronici allo scopo di ricostruire le informazioni cliniche che hanno guidato la scelta del posizionamento e la storia clinica dopo l’impianto dei dispositivi e il trattamento a lungo termine. La rimozione è stata messa in relazione con alcune variabili cliniche, quali l’età al posizionamento e il tumore attivo, indagata poi la relazione tra di loro. Sono state analizzate le scelte terapeutiche adottate, analizzando complicanze e outcome a lungo termine, quali recidive e sanguinamenti, oltre alla sopravvivenza totale.
I risultati ottenuti in termini di indicatori di permanenza del filtro sono in disaccordo con quanto riportato in letteratura. Età maggiore al posizionamento e tumore attivo sono associati alla rimozione del filtro, e le sue variabili sembrano tra di loro indipendenti. Le scelte terapeutiche sono principalmente orientate verso i farmaci anticoagulanti orali, che non mostrano rischio di sanguinamento maggiore tra i pazienti portatori di filtro e pazienti che seguono solo la terapia farmacologica. In termini di complicanze precoci dell’impianto di filtro i risultati confermano la letteratura descrivendo casi di trombosi sotto-filtro, mentre a lungo termine l’impianto permanente appare sicuro in termini di recidiva di tromboembolismo venoso e mortalità per tutte le cause.
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Venous thromboembolism is a clinical entity that can manifest itself in the form of deep vein thrombosis or pulmonary embolism. Treatment typically consists of the use of vitamin K antagonist injection anticoagulants, heparins and oral anticoagulant drugs. These are used both in primary prevention in individuals with risk factors, and prophylactically against recurrences of thromboembolic events in patients who already have them. In conditions of temporary or permanent contraindication, complication or therapeutic failure, caval filters are indicated. These are devices that mechanically prevent embolic material from the deep venous circulation of the lower limb or pelvis from ascending towards the pulmonary circulation. The indications for implantation can be divided into primary indications, which are more or less unanimously recognised, and secondary indications, which are more nuanced and left to clinical assessment on a case-by-case basis. Guidelines suggest removal of the filter when the indications for implantation are resolved. However, in clinical practice the rate of removal is low and caval filters are often associated with stable anticoagulation therapy.
The aim of the study is to describe the prescriptive and operative habits regarding the implantation of caval filters and anticoagulant therapy, analysing the clinical outcomes and thus the safety of the therapeutic strategies adopted.
In the present study, 31 patients diagnosed with pulmonary embolism and wearing a caval filter were recruited and followed up at the outpatient clinic of the Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP). The study was conducted by means of a retrospective observational analysis of the patients in the case series and made use of electronic archiving systems in order to reconstruct the clinical information that guided the choice of placement and the clinical history after device implantation and long-term treatment. Removal was correlated with certain clinical variables, such as age at placement and active tumour, and the relationship between them was investigated. The treatment choices made were analysed, and complications and long-term outcomes such as recurrences and bleeding were analysed, as well as overall survival.
The results obtained in terms of indicators of filter retention are in disagreement with what has been reported in the literature. Higher age at placement and active tumour are associated with removal of the filter, and its variables appear to be independent of each other. Treatment choices are mainly oriented towards oral anticoagulant drugs, which show no increased risk of bleeding between filter patients and patients on drug therapy alone. In terms of early complications of filter implantation, the results confirm the literature describing cases of under-filter thrombosis, while in the long term, permanent implantation appears safe in terms of venous thromboembolism recurrence and all-cause mortality.
Lo scopo dello studio è quello di descrivere le abitudini prescrittive e operative relativamente all’impianto dei filtri cavali e alla terapia anticoagulante, analizzando gli outcome clinici e quindi la sicurezza delle strategie terapeutiche adottate.
Nel presente studio sono state reclutati 31 pazienti diagnosticati con embolia polmonare e portatori di filtro cavale, seguiti in follow-up presso l’ambulatorio specialistico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP). Lo studio è stato condotto mediante un’analisi retrospettiva osservazionale dei pazienti della casistica e si è avvalso dei sistemi di archiviazione elettronici allo scopo di ricostruire le informazioni cliniche che hanno guidato la scelta del posizionamento e la storia clinica dopo l’impianto dei dispositivi e il trattamento a lungo termine. La rimozione è stata messa in relazione con alcune variabili cliniche, quali l’età al posizionamento e il tumore attivo, indagata poi la relazione tra di loro. Sono state analizzate le scelte terapeutiche adottate, analizzando complicanze e outcome a lungo termine, quali recidive e sanguinamenti, oltre alla sopravvivenza totale.
I risultati ottenuti in termini di indicatori di permanenza del filtro sono in disaccordo con quanto riportato in letteratura. Età maggiore al posizionamento e tumore attivo sono associati alla rimozione del filtro, e le sue variabili sembrano tra di loro indipendenti. Le scelte terapeutiche sono principalmente orientate verso i farmaci anticoagulanti orali, che non mostrano rischio di sanguinamento maggiore tra i pazienti portatori di filtro e pazienti che seguono solo la terapia farmacologica. In termini di complicanze precoci dell’impianto di filtro i risultati confermano la letteratura descrivendo casi di trombosi sotto-filtro, mentre a lungo termine l’impianto permanente appare sicuro in termini di recidiva di tromboembolismo venoso e mortalità per tutte le cause.
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Venous thromboembolism is a clinical entity that can manifest itself in the form of deep vein thrombosis or pulmonary embolism. Treatment typically consists of the use of vitamin K antagonist injection anticoagulants, heparins and oral anticoagulant drugs. These are used both in primary prevention in individuals with risk factors, and prophylactically against recurrences of thromboembolic events in patients who already have them. In conditions of temporary or permanent contraindication, complication or therapeutic failure, caval filters are indicated. These are devices that mechanically prevent embolic material from the deep venous circulation of the lower limb or pelvis from ascending towards the pulmonary circulation. The indications for implantation can be divided into primary indications, which are more or less unanimously recognised, and secondary indications, which are more nuanced and left to clinical assessment on a case-by-case basis. Guidelines suggest removal of the filter when the indications for implantation are resolved. However, in clinical practice the rate of removal is low and caval filters are often associated with stable anticoagulation therapy.
The aim of the study is to describe the prescriptive and operative habits regarding the implantation of caval filters and anticoagulant therapy, analysing the clinical outcomes and thus the safety of the therapeutic strategies adopted.
In the present study, 31 patients diagnosed with pulmonary embolism and wearing a caval filter were recruited and followed up at the outpatient clinic of the Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP). The study was conducted by means of a retrospective observational analysis of the patients in the case series and made use of electronic archiving systems in order to reconstruct the clinical information that guided the choice of placement and the clinical history after device implantation and long-term treatment. Removal was correlated with certain clinical variables, such as age at placement and active tumour, and the relationship between them was investigated. The treatment choices made were analysed, and complications and long-term outcomes such as recurrences and bleeding were analysed, as well as overall survival.
The results obtained in terms of indicators of filter retention are in disagreement with what has been reported in the literature. Higher age at placement and active tumour are associated with removal of the filter, and its variables appear to be independent of each other. Treatment choices are mainly oriented towards oral anticoagulant drugs, which show no increased risk of bleeding between filter patients and patients on drug therapy alone. In terms of early complications of filter implantation, the results confirm the literature describing cases of under-filter thrombosis, while in the long term, permanent implantation appears safe in terms of venous thromboembolism recurrence and all-cause mortality.
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Tesi non consultabile. |