Tesi etd-10172023-123832 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
CRUCITTA, STEFANIA
URN
etd-10172023-123832
Titolo
La farmacogenetica nella medicina di precisione in oncologia: applicazioni nella pratica clinica e nuove prospettive
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA CLINICA (non medici)
Relatori
relatore Prof. Fogli, Stefano
relatore Dott.ssa Del Re, Marzia
relatore Dott.ssa Del Re, Marzia
Parole chiave
- Biopsia liquida
- DNA libero circolante
- Farmacogenetica
- Medicina di precisione
- Polimorfismi
- Resistenza
- Tossicità
Data inizio appello
03/11/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/11/2093
Riassunto
La farmacogenetica è un ramo della farmacologia clinica che studia le variazioni genetiche e i loro effetti sulla risposta individuale alle terapie. Questa disciplina cerca di comprendere come le differenze nel patrimonio genetico di una persona influenzino l'efficacia e la sicurezza dei farmaci.
La farmacogenetica trova principalmente applicazione nelle terapie oncologiche, sia di tipo chemioterapico che a bersaglio molecolare, valutando le correlazioni con le tossicità o fenomeni di resistenza e/o sensibilità farmacologiche.
Nell’ottica di una medicina personalizzata, la comprensione del ruolo funzionale e dell’impatto clinico di polimorfismi genetici può consentire ai clinici di personalizzare il trattamento terapeutico e prevenire fenomeni di sensibilità, resistenza, esposizione a effetti avversi importanti e tossicità farmacologica.
In questa tesi è stata approfondita l’analisi di polimorfismi a carico dei geni DPYD, UGT1A1, ENOS, CYP17A1, ABCB1 e CDA e la loro correlazione con la presenza di eventi avversi o l’efficacia di chemio o ormonoterapie. Inoltre, è stata valutata l’applicabilità della biopsia liquida e il ruolo di potenziali biomarcatori in diversi tumori solidi per la risposta o la resistenza a terapie a bersaglio molecolare (i.e. CDK4/6i, EGFR-TKIs, anti-PD1).
Sono stati prelevati campioni di sangue da pazienti affetti da tumori solidi ed il DNA germinale o gli acidi nucleici circolanti (DNA, RNA e microvescicole) sono stati isolati ed analizzati tramite Real-Time PCR, digital PCR o Next-Genaration Sequencing (NGS).
Le analisi hanno rilevato possibili associazioni tra i polimorfismi a carico dei geni DPYD, UGT1A1, ENOS, CYP17A1, ABCB1 e CDA e la tossicità o la resistenza alla terapia. La biopsia liquida si è confermata un abile strumento utile per la valutazione di potenziali biomarcatori di risposta o resistenza a terapie target.
Un approccio multi-parametrico e l’inserimento di tali analisi in protocolli di studio permetterà una migliore personalizzazione della terapia e sarà di supporto nel management clinico dei pazienti affetti da tumori solidi.
La farmacogenetica trova principalmente applicazione nelle terapie oncologiche, sia di tipo chemioterapico che a bersaglio molecolare, valutando le correlazioni con le tossicità o fenomeni di resistenza e/o sensibilità farmacologiche.
Nell’ottica di una medicina personalizzata, la comprensione del ruolo funzionale e dell’impatto clinico di polimorfismi genetici può consentire ai clinici di personalizzare il trattamento terapeutico e prevenire fenomeni di sensibilità, resistenza, esposizione a effetti avversi importanti e tossicità farmacologica.
In questa tesi è stata approfondita l’analisi di polimorfismi a carico dei geni DPYD, UGT1A1, ENOS, CYP17A1, ABCB1 e CDA e la loro correlazione con la presenza di eventi avversi o l’efficacia di chemio o ormonoterapie. Inoltre, è stata valutata l’applicabilità della biopsia liquida e il ruolo di potenziali biomarcatori in diversi tumori solidi per la risposta o la resistenza a terapie a bersaglio molecolare (i.e. CDK4/6i, EGFR-TKIs, anti-PD1).
Sono stati prelevati campioni di sangue da pazienti affetti da tumori solidi ed il DNA germinale o gli acidi nucleici circolanti (DNA, RNA e microvescicole) sono stati isolati ed analizzati tramite Real-Time PCR, digital PCR o Next-Genaration Sequencing (NGS).
Le analisi hanno rilevato possibili associazioni tra i polimorfismi a carico dei geni DPYD, UGT1A1, ENOS, CYP17A1, ABCB1 e CDA e la tossicità o la resistenza alla terapia. La biopsia liquida si è confermata un abile strumento utile per la valutazione di potenziali biomarcatori di risposta o resistenza a terapie target.
Un approccio multi-parametrico e l’inserimento di tali analisi in protocolli di studio permetterà una migliore personalizzazione della terapia e sarà di supporto nel management clinico dei pazienti affetti da tumori solidi.
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