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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10172018-183557


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SALVATORE, SIMONE
URN
etd-10172018-183557
Titolo
Tutela del patrimonio culturale dopo l'Unità: la Commissione Consultiva Conservatrice di Belle Arti per le province di Siena e Grosseto (1866-1875)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Gioli, Antonella
Parole chiave
  • conservazione
  • patrimonio
  • Siena
  • storia della città
  • storia della tutela
  • tutela
  • urbanistica
  • XIX secolo
Data inizio appello
12/11/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/11/2088
Riassunto
Il presente lavoro si concentra sull’attività della Commissione Consultiva Conservatrice di Belle Arti per le province di Siena e Grosseto, analizzando in particolare il suo operato per il decennio compreso tra il 1866 e il 1875. Nella prima parte della tesi, vengono seguite da vicino le vicende relative alla creazione della Commissione, con i delicati passaggi della definizione del suo regolamento interno e della selezione dei suoi membri, tutti esponenti dell’élite culturale e sociale della città di Siena. Nella seconda parte del lavoro, sulla base dello spoglio dei documenti del fondo “Commissione Belle Arti” dell’Archivio di Stato di Siena, vengono invece esaminate più nel dettaglio alcune delle questioni portate all’attenzione della Commissione nel decennio prescelto. Attraverso l’analisi delle risoluzioni prese in relazione ai restauri del Duomo e del Palazzo Pubblico, alle misure per la convivenza di antico e nuovo negli spazi della città ottocentesca, alla gestione del “trauma patrimoniale” delle soppressioni degli ordini religiosi, l’obiettivo di questo lavoro è quello di far risaltare la Commissione Consultiva come un osservatorio d’eccezione per comprendere l’atteggiamento delle istituzioni centrali e periferiche nei confronti della tutela del patrimonio storico-artistico locale, negli anni cruciali in cui questo cessava di essere onere e onore della sola città di Siena, per slittare semanticamente all’interno del discorso di costruzione dell’identità culturale della nuova nazione italiana.
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