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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10172013-143359


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NAPOLETANO, ANNA GRAZIA
URN
etd-10172013-143359
Titolo
Malafede e menzogna tra Jean Paul Sartre e Hannah Arendt
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Paoletti, Giovanni
Parole chiave
  • Arendt
  • malafede
  • menzogna
  • Sartre
Data inizio appello
04/11/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente indagine è finalizzata all’analisi del ruolo della “malafede” nel pensiero di Jean-Paul Sartre e della “menzogna” in quello di Hannah Arendt. Nei primi tre capitoli della tesi, dedicati al filosofo francese, ci siamo preoccupati di indagare l’origine del suo interesse per i comportamenti ambigui e la successiva evoluzione che intorno ad essi compie il pensiero sartriano nelle opere che vanno dai primi anni ’30 fino alla stesura de L’essere e il nulla, nel quale il concetto di malafede trova una più diretta ed esaustiva trattazione da parte del filosofo. Negli ultimi tre capitoli, invece, ci siamo focalizzati sulle riflessioni arendtiane circa l’utilizzo della menzogna in “politica” (ispirata al modello di polis greco) partendo dal caso dell’ebreo apolide che vuole assimilarsi a una società che gli è ostile, passando alle argomentazioni sull’uso di menzogne sistematiche da parte dei regimi totalitari, per poi concludere con l’analisi sulla menzogna moderna la quale non si limita a cambiare o nascondere la realtà fattuale ma si preoccupa di distruggerne ogni testimonianza.
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