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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10172012-185159


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FASAN, ROSA
URN
etd-10172012-185159
Titolo
: le fonti visive nelle opere di Italo Svevo e Umberto Saba
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Prof. Curti, Luca
Parole chiave
  • Italo Svevo
  • Umberto Saba
  • Umberto Veruda
  • Vittorio Bolaffio
  • immagini
Data inizio appello
05/11/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2052
Riassunto
Il lavoro di seguito esposto prende in analisi le opere di Italo Svevo e Umberto Saba. Si tratta propriamente di una ricerca delle fonti visive che questi intellettuali avevano a disposizione, all’interno del panorama cittadino, e del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste e tutta la rete di amicizie con pittori e scultori loro coetanei. Trieste, infatti, è nata come città di frontiera, con la sua piazza sul mare, gli svariati luoghi di culto, l’incontro di gruppi etnici diversi, e le molte figure che in essa si sono intrecciate. In questo crogiuolo di etnie, in questo humus fertilissimo, sono sorte nel Novecento delle figure che hanno fatto la grande letteratura, hanno creato una nuova idea d’intellettuale, hanno preluso all’apertura europea dei confini nazionali. Per capire al meglio quanto queste personalità abbiano influito sulla creazione della figura dell’intellettuale, si vogliono qui analizzare i contatti fra letteratura e arti figurative. Questo binomio è profondamente radicato negli scrittori triestini, così attaccati alle immagini da non poter fare a meno di guardare continuamente all’aspetto artistico, allo sviluppo pittorico. Prendendo come riferimento quello che fu un illustre studioso triestino di quest’ambito, il professor Sergio Molesi, il primo a rilevare l’importanza di simili contatti “artistico – letterari”, si è cercato di esporre volta per volta i passaggi fondamentali che uniscono l’opera di Svevo e di Saba alle tele degli artisti che li circondavano e li ispiravano, e che davano forma alle loro parole.
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