• nanosistemi camouflage
• chitosano colesterolizzato

Le nanoparticelle sono nanosistemi che negli anni hanno avuto un crescente sviluppo grazie alle loro proprietà chimico-fisiche. Tuttavia, possono essere riconosciute come sostanze estranee e non sempre riescono ad accumularsi in quantità efficace al sito d’azione. Una strategia recente per superare tali problemi è lo sviluppo di nanoparticelle aventi un rivestimento lipidico che riesca ad emulare la composizione superficiale delle membrane cellulari. Il rivestimento può essere realizzato sfruttando liposomi artificiali o attraverso un approccio top – down che prevede l’uso di membrane cellulari per ottenere nanoparticelle rivestite che abbiano sia le proprietà chimico – fisiche del nanocarrier, sia le proprietà biologiche delle cellule naturali.
Nel presente lavoro di tesi, a partire da chitosano depolimerizzato sono state preparate nanoparticelle di chitosano e chitosano colesterolizzato. In particolare, il chitosano modificato è stato preparato attraverso un metodo di protezione – innesto – deprotezione con ftaloilchitosano come intermedio.
I polimeri sono stati utilizzati per la formulazione di nanoparticelle incapsulanti rivastigmina e successivamente sono state rivestiti con liposomi sintetici costituiti da: 1,2-dypalmitoyl-sn-glycero-3-phosphocholine (DPPC), 1,2-dioleoyl-sn-glycero-3-phosphocholine (DOPC) e colesterolo (CHOL). I nanosistemi sono stati caratterizzati e i risultati ottenuti sono stati utilizzati come dati preliminari per la preparazione di nanoparticelle a base di chitosano colesterolizzato da rivestire in futuro con membrane cellulari della linea di endotelioma cerebrale murino bEnd.3. Il rivestimento ha lo scopo di aumentare la biodisponibilità della molecola a livello del sistema nervoso centrale e così diminuire eventuali effetti collaterali a livello periferico, derivanti da un alto tono del sistema colinergico a causa dell’inibizione reversibile dell’enzima acetilcolinesterasi.