• gravidanza maschile
• nascita di Bacco
• nascita di Dioniso
• parto maschile
• Semele
• uomo incinto

La tesi tratta delle raffigurazioni artistiche del mito della doppia nascita di Bacco, narrato nelle Metamorfosi di Ovidio: il feto strappato dal ventre della morente Semele, è incubato nella coscia di Giove, sfociando nel parto paterno al completamento della gestazione. Il primo capitolo è dedicato alla figura del nascituro, concentrandomi sui cicli figurativi a lui dedicati. Nel secondo si entra nel dettaglio del mito partendo dall’arte antica, passando per le traduzioni in volgare del poema, fino ad esempi più recenti; dopo pochi casi con la versione del parto materno naturale, si analizza l’iconografia più diffusa della folgorazione, dando rilievo al bozzetto di Rubens. Si esaminano poi le illustrazioni di Giove improvvisa un parto cesareo sulla madre e dà inizio alla sua gravidanza; viene posto l'accento sull'affresco di Boulanger. Viene descritto il motivo del parto paterno, che si trova su reperti antichi ma poi tende a scomparire, fino al caso unico della fotografia di George Platt-Lynes. Il terzo capitolo tratta dell'uomo incinto collegato all'ambiguità sessuale di altri miti. A seguire si illustrano esempi pertinenti di racconti, produzioni cinematografiche, televisive e teatrali. Nel capitolo finale si presenta il caso di Beatie, nato femmina ma con identità maschile: mantenendo le funzioni fisiologiche congenite genera tre figli e trasforma in realtà il sogno della gravidanza maschile, incarnando il mito della seconda nascita di Bacco.