logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10152020-190317


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CIFALI, ROBERTA
URN
etd-10152020-190317
Titolo
SUPPORTO FARMACOLOGICO ANABOLIZZANTE CON TERIPARATIDE NEI RITARDI DI CONSOLIDAZIONE E NELLE PSEUDOARTROSI: ESPERIENZA PERSONALE
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Capanna, Rodolfo
Parole chiave
  • ritardi di consolidazione
  • pseudoartrosi
  • teriparatide
Data inizio appello
17/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/11/2023
Riassunto
Il ritardo di consolidazione e la pseudoartrosi rappresentano tutt’oggi una difficile sfida in traumatologia, influendo negativamente sulla prognosi di una frattura.
Si parla di ritardo di consolidazione quando una frattura, rispetto ad una frattura simile per tipologia, sede, età del paziente, non mostra segni di guarigione nei tempi previsti seppur siano sempre apprezzabili fenomeni riparativi. Si parla invece di pseudoartrosi quando non sono più evidenti fenomeni riparativi a livello del focolaio di frattura; nella pratica clinica si individua come tempo limite per l’insorgenza della pseudoartrosi un intervallo di 6 mesi dall’evento traumatico (9 mesi secondo la U.S. Food and Drug Administration per le fratture diafisarie).
Per favorire la guarigione di una frattura che mostri difficoltà riparative, sono utilizzabili diverse strategie. Ad oggi viene posta l’attenzione sulla terapia farmacologica anabolizzante sistemica con teriparatide.
Il teriparatide è una forma ricombinante del componente biologicamente attivo dell'ormone paratiroideo ed è approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento dell'osteoporosi, infatti è stato dimostrato che aumenta la massa ossea ed è in grado di prevenire le fratture nell'osso osteoporotico.
Recentemente in letteratura si ritrovano numerose testimonianze di un possibile ruolo del teriparatide nel migliorare la guarigione delle fratture. Studi condotti sia in vitro che in vivo (ratti e conigli) hanno mostrato un miglioramento sia del volume che della mineralizzazione del callo osseo con conseguente effetto positivo sulla guarigione delle fratture. Ad oggi sull’uomo vi sono sempre più casi clinici a riguardo, ma pochi studi randomizzati controllati e anche questi lavori sembrano supportare i risultati ottenuti dalla ricerca sui modelli animali.
Vengono descritti 9 casi di mancata guarigione di frattura e 1 caso di frattura a rischio di ritardo di consolidazione/pseudoartrosi, tutti trattati mediante supporto farmacologico con teriparatide.
In tutti i pazienti la frattura è stata trattata chirurgicamente ed è seguito un follow-up clinico e radiografico periodico.
La terapia con teriparatide è iniziata dopo un minimo di 7 giorni ad un massimo di 7 mesi dall’ultimo intervento chirurgico ed è proseguita per un minimo di 2 mesi fino ad un massimo di 24 mesi. Al termine del trattamento tutte le fratture sono risultate guarite sia clinicamente che radiograficamente ed in nessun paziente si è verificata l’insorgenza di complicazioni o effetti collaterali secondari alla assunzione del farmaco.
File