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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10152013-171724


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
NISI, MARCO
URN
etd-10152013-171724
Titolo
Outcome chirurgico del paziente affetto da osteonecrosi da bifosfonati: follow-up di 120 pazienti
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Gabriele, Mario
Parole chiave
  • bifosfonati
  • osteonecrosi
  • outcome
Data inizio appello
07/11/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
I bisfosfonati (BPs) sono equivalenti del pirofosfato organico che si legano selettivamente all'osso inibendo l’attività osteoclastica, con conseguente effetto antiriassorbitivo (Bukowski JF et al. 2005, Reszka et al. 2003). I BPs sono ampiamente utilizzati per il trattamento dei disturbi metabolici sistemici, come l’osteoporosi ed il morbo di Paget (Fleisch HA et al. 1997), e per la prevenzione delle complicanze scheletriche, quali fratture patologiche o compressioni nervose, associate a metastasi ossee, in diverse forme tumorali (Diel IJ et al. 2000).
Tuttavia, la terapia con bifosfonati, soprattutto per via endovenosa, è strettamente correlata allo sviluppo di un quadro di osteonecrosi dei mascellari (Campisi G et al. 2007). L’osteonecrosi dei mascellari da bifosfonati (BRONJ) è stata chiaramente definita come una condizione clinica caratterizzata da tre elementi patognomici:
1. Corrente o precedente trattamento con un bifosfonato;
2. Presenza, per più di otto settimane, di osso esposto nella regione maxillo-facciale;
3. Assenza di radioterapia nel distretto maxillo-facciale.
Inoltre, dati successivi hanno portato ad una revisione del secondo elemento patognomico, suggerendo come anche la mancanza di tessuto osseo esposto potesse rappresentare una variante clinica insidiosa della BRONJ, che il clinico dovrebbe sempre prendere in considerazione durante il processo diagnostico (Fedele S et al. 2010, Junquera et al. 2008).
La gestione clinica della BRONJ è tutt’oggi oggetto di dibattito all’interno della comunità medica. Approcci conservativi, quali la somministrazione di farmaci (Marx RE et al. 2010), il trattamento in camera iperbarica (Freiberger et al 2009) ed il trattamento laser (Vescovi P et al. 2010) hanno dimostrato un notevole miglioramento della sintomatologia clinica ed una diminuzione della frequenza di recidiva della patologia. Al contrario, il trattamento chirurgico è stato suggerito per affrontare il tessuto osseo esposto, ma sembra produrre esiti clinici controversi (Williamson RA et al. 2010, Carlson ER et al. 2009). Infatti, il risultato clinico può essere influenzato da numerose variabili, come lo staging corrente, il timing dell’intervento, la tecnica utilizzata, la necessità di ricostruzione e l’estensione della resezione.
Lo scopo di questo studio è stato quello di raccogliere ed analizzare i dati clinici dei pazienti affetti da BRONJ afferenti presso l’U.O. di Odontostomatologia e chirurgia del cavo orale diretta dal Prof. Mario Gabriele, per descrivere e valutare i risultati del trattamento chirurgico.
La nostra ipotesi di studio è che alcuni fattori, quali i cambiamenti nella stadiazione clinica, possano essere associati con i risultati clinici positivi. Pertanto le finalità specifiche dello studio sono di descrivere il tasso di miglioramento nella stadiazione clinica, il tasso di restitutio ad integrum, a seguito della terapia chirurgica, e le caratteristiche della popolazione.
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