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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10142023-193919


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
VITALE, FRANCESCA
URN
etd-10142023-193919
Titolo
La gestione dell'ictus ischemico in fase acuta in un DEA di I livello in area vasta Nord-Ovest
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
MEDICINA D'EMERGENZA URGENZA
Relatori
relatore Prof. Ghiadoni, Lorenzo
correlatore Dott. Dallatomasina, Luca
Parole chiave
  • ictus
  • fibrinolisi
  • fase acuta
  • ictus ischemico
Data inizio appello
07/11/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Essendo l’ictus la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari ed essendo la prima causa di invalidità, è importante rendere sempre più efficace il riconoscimento dei segni di ictus e rendere sempre più omogenea e rapida la somministrazione dell’adeguato trattamento in fase acuta.
Nello studio all’interno di questa Tesi è stato analizzato un totale di 276 pazienti che si sono presentati presso il PS di Livorno da Gennaio 2022 a Gennaio 2023 con diagnosi definitiva di “ictus ischemico”, sia che questo fosse suscettibile di trattamento in acuto, sia che fosse una diagnosi occasionale in accessi per altre problematiche, sia che fosse una diagnosi tardiva.
Lo studio alla base di questa Tesi di Specializzazione è risultato conforme ai noti dati della letteratura riguardanti l’aumento dell’incidenza dell’ictus all’avanzare dell’età e la maggiore prevalenza di fenomeni ischemici nei pazienti di sesso maschile.
E’ stata rilevata una associazione statisticamente significativa tra NIHSS di presentazione all’ingresso e incidenza di eventi avversi maggiori (emorragia cerebrale e decesso) e tra NIHSS di presentazione all’ingresso e setting di ricovero.
Da questo studio è emersa la necessità di porre attenzione anche ai sintomi più sfumati, più lievi e meno classicamente associati alla presentazione clinica dei pazienti affetti da ictus ischemico, in quanto sono pazienti meno numerosi ma che necessitano spesso di imaging di secondo livello, come RM encefalo, per porre diagnosi definitiva e che, quindi, non hanno potuto beneficiare del trattamento in fase acuta.
Nel futuro, aumentando il numero dei pazienti che sarà possibile trattare con il protocollo “extend” previsto dal nuovo PDTA di Luglio 2022, sarà possibile confrontare i differenti esiti del trattamento acuto nei pazienti affetti da ictus ischemico in termini di incidenza di eventi avversi, impatto clinico e miglioramento dei sintomi neurologici.
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