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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10142021-182310


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GANIS, GIULIA
URN
etd-10142021-182310
Titolo
Dieta vegetariana o vegana non supplementata: impatto delle carenze di micronutrienti sul sistema immunitario.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Giacomelli, Chiara
relatore Prof.ssa Trincavelli, Maria Letizia
Parole chiave
  • calcio
  • calcium
  • carenza micronutrienti
  • DHA
  • dieta vegana
  • dieta vegetariana
  • EPA
  • ferro
  • immune system
  • iodine
  • iodio
  • iron
  • micronutrient deficiency
  • omega-3
  • sistema immunitario
  • supplementation
  • supplementazione
  • vegan diet
  • vegetarian diet
  • vitamin B12
  • vitamin B2
  • vitamin B3
  • vitamin B6
  • vitamin D
  • vitamina B12
  • vitamina B2
  • vitamina B3
  • vitamina B6
  • vitamina D
  • zinc
  • zinco
Data inizio appello
03/11/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
La carenza dei micronutrienti a livello mondiale rappresenta un problema di sanità pubblica ed è un fattore di rischio per l’insorgenza di diverse patologie, in particolare va ad impattare sui vari sistemi, tra cui il sistema immunitario, poiché affinché funzioni in modo efficace necessita di adeguati apporti di micronutrienti quali le vitamine e i sali minerali. La prevalenza della carenza da micronutrienti, oltre che interessare le regioni più povere del mondo, è presente anche nei paesi ricchi, nel caso in cui l’alimentazione presenta una carenza di alcuni micronutrienti, come ad esempio la dieta vegetariana o vegana. Tale regime alimentare prevede, nel caso della dieta vegana, un’eliminazione totale del consumo dei prodotti di origine animale come carne, latticini, pesce, uova e miele; mentre la dieta vegetariana è caratterizzata dall’esclusione della carne e del pesce; invece, a seconda della tipologia di dieta vegetariana che si addotta è concesso il consumo di latticini o di uova. Nel momento in cui la dieta vegetariana non viene adeguatamente supplementata o non si fa attenzione a determinate accortezze al fine di aumentare la biodisponibilità e l’assorbimento dei minerali e delle vitamine si possono, nel tempo, verificare delle carenze che vanno ad impattare anche sulle funzionalità del sistema immunitario, sia nel caso dell’immunità innata sia nel caso dell’immunità adattiva.
Nello specifico, si evidenzia una maggiore preoccupazione, in entrambi i regimi alimentari, per vitamina B12, la vitamina D, gli acidi grassi omega-3, il calcio, il ferro, lo zinco e lo iodio; in aggiunta coloro che seguono una dieta vegana presentano anche una carenza di riboflavina, niacina e vitamina B6. Nel caso della vitamina B2 la carenza si verifica poiché è presente principalmente negli alimenti di origine animale e va ad influire negativamente a livello immunitario comportando una compromissione della risposta immunitaria innata. La carenza di vitamina B3 è più rara da riscontrare ma nel momento in cui si manifesta è responsabile dell’insorgenza della pellagra. La presenza di livelli non ottimali di tali vitamine spesso sono in concomitanza con la presenza di livelli inadeguati di vitamina B6, la cui carenza impatta lo sviluppo e la funzionalità degli organi linfoidi, influisce negativamente anche sui linfociti comportando la linfocitopenia ed è associata allo sviluppo di patologie infiammatorie a causa della rottura dell’equilibrio esistente tra i linfociti Th1 e Th2. La carenza di vitamina B12 ha degli effetti nei confronti dell’immunità innata andando a sopprimere l’attività delle cellule NK; inoltre, si osserva anche una diminuzione delle cellule che hanno un ruolo nell’immunità cellulo-mediata; anche la risposta anticorpale risulta alterata con una diminuzione della secrezione di immunoglobuline. Livelli non adeguati di vitamina D comportano un aumento della suscettibilità allo sviluppo di patologie autoimmuni e su base infiammatoria. Gli acidi grassi omega-3, soprattutto l’EPA e il DHA sono carenti in coloro che seguono una dieta vegetariana o vegana non adeguatamente supplementata poiché la sintesi endogena, a partire dall’acido α-linolenico, di tali acidi grassi a lunga catena ha una resa molto bassa. Tali acidi grassi sono incorporati nelle membrane cellulari delle cellule immunitarie e di conseguenza una loro carenza va ad influenzare negativamente l’attività di tali cellule. In particolare, una diminuzione del loro quantitativo comporta un aumento dei livelli di acido arachidonico nelle membrane cellulari con un conseguente aumento di eicosanoidi pro-infiammatori come le prostaglandine della serie 2 e i leucotrieni della serie 4. Il calcio, nel caso di un’alimentazione a base vegetale risulta carente poiché sono presenti fattori anti-nutrizionali che vanno ad inibirne l’assorbimento. La carenza di calcio comporta delle problematiche secondarie a livello del sistema immunitario comportando un ritardo nel processo di guarigione della ferita. Analogamente al calcio, anche la biodisponibilità dello zinco viene inibita dalla presenza di fattori anti-nutrizionali e di conseguenza nel momento in cui si instaura una carenza ci possono essere implicazioni sull’immunità innata come la riduzione del processo di fagocitosi da parte dei macrofagi e dei neutrofili, la riduzione dell’attività citotossica delle cellule NK come anche l’attività del complemento e la generazione dell’esplosione respiratoria da parte dei neutrofili. La carenza di zinco ha un effetto anche a livello dello stress ossidativo comportando un aumento del danneggiamento del DNA e a livello dell’immunità umorale e cellulo-mediata comporta invece la linfocitopenia, un alterato sviluppo e maturazione dei linfociti con un aumento dell’apoptosi; si osserva anche una diminuzione della produzione di anticorpi. Le diete a base vegetale potrebbero comportare anche l’insorgenza di una carenza di ferro che è direttamente implicato nella risposta alle infezioni mediante l’enzima mieloperossidasi, la diminuzione della sua attività comporta un’incapacità di eliminare i batteri da parte dei neutrofili attraverso la fagocitosi. Anche le cellule NK sono sensibili a un’alterazione dei suoi livelli e di conseguenza hanno una minore capacità di contrastare le infezioni virali. Infine, l’ultima carenza che può riscontrarsi riguarda lo iodio che, oltre a dipendere dal tipo di alimentazione, dipende anche dal quantitativo di iodio presente nel terreno. Lo iodio quando è carente ha delle ripercussioni a livello del sistema immunitario andando a determinare un deficit immunitario poiché non si verifica la sua funzione antibatterica quindi in generale si osserva una diminuzione della risposta immunitaria. In conclusione è bene prestare attenzione alle possibili carenze che nel tempo si possono instaurare in coloro che seguono un regime alimentare vegetariano o vegano, non adeguatamente supplementato, poiché tali carenze andando ad impattare negativamente sulla funzionalità del sistema immunitario possono essere anche responsabili, in associazione alla presenza di altri fattori di rischio, all’insorgenza di patologie anche gravi.
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