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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10142020-183052


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
MANNUCCI, CLAUDIA
URN
etd-10142020-183052
Titolo
PREECLAMPSIA E DANNO RENALE: FISIOPATOLOGIA E PREVALENZA DELLA MALATTIA RENALE. Uno studio multicentrico internazionale.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEFROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cupisti, Adamasco
Parole chiave
  • chronic kidney disease
  • disordini ipertensivi della gravidanza
  • gravidanza
  • hypertensive disorders of pregnancy
  • malattia renale cronica
  • preeclampsia
  • pregnancy
  • proteinuria
Data inizio appello
03/11/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
La malattia renale cronica (MRC) e la preeclampsia (PE) sono due condizioni patologiche che presentano una relazione bidirezionale: la MRC è un fattore di rischio noto per lo sviluppo della PE, la quale è, a sua volta, un fattore di rischio di MRC per la madre.
La PE rappresenta, inoltre, anche un fattore di rischio di futura malattia renale per il neonato.
In letteratura si dibatte ancora su quale siano l’esatta prevalenza ed il meccanismo patogenetico della preeclampsia quale fattore predisponente alla malattia renale. Anche per questo motivo, ad oggi, manca una politica di follow-up definita ed uniformemente condivisa.
L’obiettivo dello studio, realizzato tra un ospedale francese (Le Mans) ed un ospedale italiano (Cagliari), è stato quello di quantificare la prevalenza di MRC in una grande coorte di pazienti, senza anamnesi di malattia renale cronica, che abbiano avuto una gravidanza singola, complicata da preeclampsia, tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2019. In totale le pazienti incluse nello studio sono state 282 (162 nel centro di Le Mans e 120 nel centro di Cagliari).
Al termine del periodo di FU, le pazienti sono state suddivise in 4 gruppi sulla base dell’outcome renale:
- Gruppo A: pazienti che non hanno mostrato segni di MRC,
- Gruppo B: pazienti che hanno avuto una nuova diagnosi di MRC,
- Gruppo C: pazienti in cui la diagnosi di MRC non è certa e che necessitano di ulteriori accertamenti diagnostici,
- Gruppo D: pazienti in cui è residuata una microalbuminuria (con FU minimo di 6 mesi dopo il parto).
Lo studio ha evidenziato un’incidenza di nuova diagnosi di MRC pressoché sovrapponibile nelle due sedi (19,1% a Le Mans e 19,2% a Cagliari); allo stesso modo non è emersa nessuna differenza significativa di prevalenza di MRC nei gruppi C (6,2% vs 5,8%) e D (10,5% vs 5,8%).
Per quanto riguarda la tipologia di malattia renale cronica diagnosticata, sono emersi pattern diversi nei due centri: a Le Mans hanno prevalso i pattern di nefropatia interstiziale e pielonefrite, mentre a Cagliari quelli di glomerulonefrite e nefropatia diabetica.
Alla regressione logistica multivariata è emersa l’associazione tra la diagnosi di MRC e la durata della gestazione: mediamente una settimana in meno nella popolazione con diagnosi di MRC, rispetto al gruppo di pazienti non affette da malattia renale, anche dopo aggiustamento per età e numero di gravidanze.
In conclusione questo studio mostra che la prevalenza di MRC di nuova diagnosi è maggiore nelle donne che hanno avuto una gravidanza complicata da PE rispetto alla popolazione generale di donne in età fertile (19%, vs 3%). Questo dato è una conferma della stretta relazione che intercorre tra la MRC e la PE e suggerisce la necessità di effettuare almeno una valutazione nefrologica dopo un episodio di preeclampsia, al fine di identificare le categorie di pazienti che possono essere a maggior rischio di ulteriori episodi di PE e/o di evoluzione verso una malattia renale cronica.
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