• cannabinoidi sintetici
• cannabis
• novel psychoactive substances
• nuove sostanze psicoattive
• spice
• synthetic cannabinoids

In questo lavoro di tesi ho voluto affrontare il problema emergente dei cannabinoidi sintetici nell'ambito delle nuove sostanze psicoattive, droghe sintetiche vendute principalmente online, del tutto legali, almeno fino a quando non vengono tabellate, e prodotte in laboratori clandestini da chimici illeciti che fanno riferimento alla letteratura scientifica nel cercare la molecola da riprodurre. Dopo l'analisi dei dati relativi alla loro diffusione e alla prevalenza, ho approfondito la classificazione chimica dei cannabinoidi sintetici, indicando le motivazioni della loro sintesi e analizzando la struttura e le relative differenze e/o similitudini tra le varie classi, per poi passare alla farmacologia e tossicologia, e concludere con le tecniche analitiche utili alla loro identificazione. Ma prima di arrivare qui, ho voluto iniziare con cannabis, quella pianta che ha attratto e respinto molti uomini nel passato così come nei giorni nostri. Dopo aver ripercorso la sua storia come alleata medicinale e spirituale dell'uomo, sono passato alla composizione chimica, soffermandomi sui composti più rilevanti di tutto il fitocomplesso, i cannabinoidi, con qualche indicazione generale anche per gli altri. Per una comprensione chiara ed esaustiva dell'argomento, non potevo non trattare il sistema endocannabinoide, analizzando la tipologia e la localizzazione dei recettori cannabinoidi, i loro ligandi endogeni, gli effetti biologici e i nuovi target.