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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10142020-130722


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CURCI, MARIA GIOVANNA
URN
etd-10142020-130722
Titolo
Aspetti clinico-laboratoristici nei pazienti con infezione da Sars-CoV-2
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
relatore Dott.ssa Brogi, Etrusca
Parole chiave
  • immunoglobuline
  • infociti
  • linfopenia
  • neutrofili
  • sars-cov-2
  • virus
Data inizio appello
04/11/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE SARS-Cov-2 è stato identificato nel dicembre 2019 dopo aver analizzato campioni biologici, prelevati da pazienti che avevano sviluppato polmonite a Wuhan, China.
L’interazione tra il sistema immunitario e il virus SARS-CoV-2 determina l’insorgenza delle manifestazioni cliniche, la loro gravità e l’evoluzione verso lo sviluppo delle complicanze anche gravi. La forma clinica di manifestazione della malattia e la prognosi sono correlate anche all’età e alle comorbilità. È auspicabile individuare quali parametri laboratoristici di uso comune possano fornire informazioni sul’outcome.
SCOPO DELLA TESI Lo scopo principale della tesi è stato analizzare in maniera retrospettiva i dati raccolti dagli esami ematochimici all’ingresso dei malati con infezione SARS-CoV-2 in ambiente subintensivo ed intensivo ricoverati presso il nosocomio della Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, al fine di individuare i fattori che possano descrivere la gravità di malattia e la prognosi in termini di mortalità, valutata nell’arco di un periodo di tempo di sei mesi. Nell’analisi dei dati si sono presi anche in considerazione l’età, il sesso, la presenza di comorbilità e la tipologia di comorbilità, e l’uso di terapie croniche, che secondo la società, possono avere un impatto sullo sviluppo ed evoluzione della malattia Covid-19.
MATERIALI E METODI I pazienti, che sono stati arruolati in questo studio, sono i pazienti che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 e che, a causa delle loro condizioni cliniche, sono stati ricoverati nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Interdipartimentale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP), nel periodo compreso tra marzo 2020 e aprile 2020. L’unico criterio di esclusione utilizzato è stato la non disponibilità degli esami ematochimici all’ingresso ed il criterio temporale relativo alla prognosi. Le comorbilità riscontrate nel campione in esame sono: patologie respiratorie inclusa la COPD, le patologie cardiache, sia in termini di cardiopatia ischemica sia in termini di cardiopatia ipertensiva, le patologie neurologiche come pregresso ictus ischemico e/o sindromi neurodegenerative, il diabete mellito, la malattia renale cronica, le discrasie ematiche, le patologie autoimmuni e la patologia neoplastica. I fattori di rischio a cui sono esposti i pazienti appartenenti al campione sono il fumo di sigaretta, l’obesità e l’ipercolesterolemia. Le terapie croniche che possono influenzare l’evoluzione della malattia, prese in considerazione, sono gli anticoagulanti orali e no, e gli ACE-inibitori/Sartanici.I parametri laboratoristici, presi in esame per l’analisi statistica, sono il valore assoluto dei neutrofili, il valore assoluto dei linfociti, il rapporto neutrofili/linfociti, la conta piastrinica, il dosaggio delle immunoglobuline di classe IgM e IgG aspecifiche, la Procalcitonina, la Proteina C reattiva e l’LDH, dosati in campioni ematici presso il laboratorio di riferimento della Unità Operativa.
RISULTATI All’analisi statistica eseguita con il T-test, risultano essere statisticamente significative le variabili età e il dosaggio della Lattico Deidrogenasi (LDH).
Applicando il test di Mann-Whitney, è emerso che l’età, il valore assoluto dei linfociti e il valore di LDH sono statisticamente significativi.
Per quanto riguarda le variabili categoriche, applicando il test di Fisher, la presenza di comorbilità relative all’anamnesi patologica remota, è statisticamente significativa.
CONCLUSIONI Risulta utile considerare i parametri laboratoristici della risposta infiammatoria-immunitaria come strumenti di ausilio, sia affidandosi ad una interpretazione istantanea sia tenendo conto del loro andamento, affinché possano essere individuate adeguate strategie terapeutiche e possa essere definita l’evoluzione prognostica della infezione da SARS-CoV-2.
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