Tesi etd-10142017-101439 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CUTURI, SARA
URN
etd-10142017-101439
Titolo
Archivio di Architettura Paolo Riani. Un architetto tra Firenze, Tokyo e New York.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Ulivieri, Denise
Parole chiave
- architettura contemporanea
- Paolo Riani
Data inizio appello
06/11/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/11/2087
Riassunto
Paolo Riani (1937) originario di Barga (LU) sin da giovanissimo volge lo sguardo oltre le montagne e i luoghi che hanno caratterizzato la sua infanzia per diventare un cittadino del mondo. È architetto e urbanista, e ha vissuto lasciando segni un po' dappertutto.
Dopo il diplona si trasferisce a Firenze per studiare Architettura e il suo maestro è Edoardo Detti, tra i principali esponenti dell'architettura contemporanea nel panorama italiano. Dopo la laurea, nella metà degli anni Sessanta, lascia l'Italia per avventurarsi in Giappone, terra sconosciuta e affascinante agli occhi del giovane Riani che da lì è arrivato a New York, per spostarsi nuovamente in Arabia, Libia e Giordania.
Ha ricoperto il ruolo Professore associato alla Columbia University, School of Architecture a New York (1970/1974) e Professore di Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell’Università di Pisa (2004/2015). È stato Senatore della Repubblica (1994/1997) e Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York (2000/2003).
Questa tesi è il risultato di una ricerca che si è svolta presso lo studio dell'Architetto Riani in via del Porto a Viareggio (LU), sede del suo archivio di architettura, che ho avuto modo di frequentare per circa un anno e che mi ha ha permesso di entrare in contatto con la sa sua attività professionale, estesa per oltre cinquantasei anni a partire dai primi anni Sessanta. Nel corso della sua carriera Riani si è occupato di edilizia pubblica, privata e interior design, vincendo numerosi e prestigiosi premi.
Nei primi capitoli della tesi si ripercorrono i principali momenti della vita privata e della carriera di Riani. Grazie alle interviste rilasciatemi e ai documenti raccolti nel suo studio, ho potuto ricostruire gli eventi legati ai primi anni di vita trascorsi a Barga, ai successi universitari e professionali in Italia e all'estero. Oltre ad essere architetto e fotografo, Riani è stato anche un insegnante capace, attento e abile nello stimolare i propri studenti. Questo ruolo, che egli ricopre con entuaiasmo sin dai primi anni della formazione universitaria a Firenze (facendo da assistente a Edoardo Detti), viene raccontato nella sezione finale del primo capitolo. I preziosi consigli e la collaborazione dell'Architetto Riani sono stati per me imprescindibili in questa fase del mio lavoro.
Viene poi approfondito il tema del disegno, che è il linguaggio principale dell'architetto. Egli pensa, riflette, si esprime, comunica tramite il disegno. Una parte del lavoro di ricerca si concentra sulle modalità che Paolo Riani utilizza in questa disciplina, nella quale si è allenato sin dai primi anni di Università a Firenze, quando Italo Gamberini spronava gli allievi a conoscere la città riportandone le peculiarità architettoniche sul blocco da disegno. Anche in questo caso è stata importantissima la collaborazione con l'Architetto Riani, che ha ripercorso e raccontato i momenti principali legati alla sua formazione e ha evidenziato gli aspetti principali dei propri disegni eseguiti a mano libera, che rappresentano una fase cruciale per la progettazione.
La seconda parte del lavoro di tesi consiste invece dalla sistemazione e catalogazione dei documenti che costituiscono il suo archivio di architettura. I progetti schedati sono centonovantaquattro e sono elencati in ordine cronologico all'interno di un regesto aggiornato dei suoi lavori. Per centoquarantasette di questi sono state compilate delle schede d'archivio (anch'esse ordinate cronologicamente) nelle quali viene messa in evidenza l'evoluzione tecnico-artistica di Riani nel corso degli anni, attraverso la raccolta di fotografie, immagini da riviste, pubblicazioni su quotidiani e periodici, negativi e diapositive. Le architetture che Riani ha realizzato nel mondo sono sempre legate al luogo in cui nascono e lo rispettano: sono l'architettura di quel luogo, di quelle persone, di quella cultura e di quelle usanze. I suoi edifici in Giappone sono diversi da quelli del deserto, degli Stati Uniti o di Mosca.
Questa ricerca non vuole essere una semplice ricostruzione della carriera professionale di Paolo Riani, ma cerca di contestualizzarne la figura all’interno del panorama architettonico del Novecento: dal primo progetto nel 1961 agli ultimi realizzati nel 2016, la sua attività ricopre un arco cronologico molto ampio, caratterizzato dai cambiamenti culturali dovuti soprattutto al suo continuo viaggiare per l’architettura.
Segue, infine, un'appendice documentaria con una raccolta di lettere ed e-mail (elencate in ordine cronologico e presentate attraverso una breve introduzione metodologica), che testimoniano i rapporti intrattenuti da Paolo Riani con alcuni dei più importanti esponenti del panorama culturale del Novecento.
Dopo il diplona si trasferisce a Firenze per studiare Architettura e il suo maestro è Edoardo Detti, tra i principali esponenti dell'architettura contemporanea nel panorama italiano. Dopo la laurea, nella metà degli anni Sessanta, lascia l'Italia per avventurarsi in Giappone, terra sconosciuta e affascinante agli occhi del giovane Riani che da lì è arrivato a New York, per spostarsi nuovamente in Arabia, Libia e Giordania.
Ha ricoperto il ruolo Professore associato alla Columbia University, School of Architecture a New York (1970/1974) e Professore di Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell’Università di Pisa (2004/2015). È stato Senatore della Repubblica (1994/1997) e Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York (2000/2003).
Questa tesi è il risultato di una ricerca che si è svolta presso lo studio dell'Architetto Riani in via del Porto a Viareggio (LU), sede del suo archivio di architettura, che ho avuto modo di frequentare per circa un anno e che mi ha ha permesso di entrare in contatto con la sa sua attività professionale, estesa per oltre cinquantasei anni a partire dai primi anni Sessanta. Nel corso della sua carriera Riani si è occupato di edilizia pubblica, privata e interior design, vincendo numerosi e prestigiosi premi.
Nei primi capitoli della tesi si ripercorrono i principali momenti della vita privata e della carriera di Riani. Grazie alle interviste rilasciatemi e ai documenti raccolti nel suo studio, ho potuto ricostruire gli eventi legati ai primi anni di vita trascorsi a Barga, ai successi universitari e professionali in Italia e all'estero. Oltre ad essere architetto e fotografo, Riani è stato anche un insegnante capace, attento e abile nello stimolare i propri studenti. Questo ruolo, che egli ricopre con entuaiasmo sin dai primi anni della formazione universitaria a Firenze (facendo da assistente a Edoardo Detti), viene raccontato nella sezione finale del primo capitolo. I preziosi consigli e la collaborazione dell'Architetto Riani sono stati per me imprescindibili in questa fase del mio lavoro.
Viene poi approfondito il tema del disegno, che è il linguaggio principale dell'architetto. Egli pensa, riflette, si esprime, comunica tramite il disegno. Una parte del lavoro di ricerca si concentra sulle modalità che Paolo Riani utilizza in questa disciplina, nella quale si è allenato sin dai primi anni di Università a Firenze, quando Italo Gamberini spronava gli allievi a conoscere la città riportandone le peculiarità architettoniche sul blocco da disegno. Anche in questo caso è stata importantissima la collaborazione con l'Architetto Riani, che ha ripercorso e raccontato i momenti principali legati alla sua formazione e ha evidenziato gli aspetti principali dei propri disegni eseguiti a mano libera, che rappresentano una fase cruciale per la progettazione.
La seconda parte del lavoro di tesi consiste invece dalla sistemazione e catalogazione dei documenti che costituiscono il suo archivio di architettura. I progetti schedati sono centonovantaquattro e sono elencati in ordine cronologico all'interno di un regesto aggiornato dei suoi lavori. Per centoquarantasette di questi sono state compilate delle schede d'archivio (anch'esse ordinate cronologicamente) nelle quali viene messa in evidenza l'evoluzione tecnico-artistica di Riani nel corso degli anni, attraverso la raccolta di fotografie, immagini da riviste, pubblicazioni su quotidiani e periodici, negativi e diapositive. Le architetture che Riani ha realizzato nel mondo sono sempre legate al luogo in cui nascono e lo rispettano: sono l'architettura di quel luogo, di quelle persone, di quella cultura e di quelle usanze. I suoi edifici in Giappone sono diversi da quelli del deserto, degli Stati Uniti o di Mosca.
Questa ricerca non vuole essere una semplice ricostruzione della carriera professionale di Paolo Riani, ma cerca di contestualizzarne la figura all’interno del panorama architettonico del Novecento: dal primo progetto nel 1961 agli ultimi realizzati nel 2016, la sua attività ricopre un arco cronologico molto ampio, caratterizzato dai cambiamenti culturali dovuti soprattutto al suo continuo viaggiare per l’architettura.
Segue, infine, un'appendice documentaria con una raccolta di lettere ed e-mail (elencate in ordine cronologico e presentate attraverso una breve introduzione metodologica), che testimoniano i rapporti intrattenuti da Paolo Riani con alcuni dei più importanti esponenti del panorama culturale del Novecento.
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