• età dei riproduttori
• performance riproduttive
• pernice rossa

La presente Tesi è stata svolta presso il Centro Pubblico di Produzione Selvaggina “Casolino”, situato nel comune di Scarlino, ricadente nell’area di competenza delle Bandite di Scarlino.
L’obiettivo di tale lavoro consisteva nel valutare l’effetto dell’età dei riproduttori sulle performance riproduttive della pernice rossa (Alectoris rufa). È stata inoltre valutata l’incidenza della durata dello stoccaggio sulla schiusa della uova. Lo studio è stato condotto su 536 coppie di pernici rosse, suddivise in quattro gruppi in base all’età dei riproduttori (1, 2, 3 e 4 anni). I soggetti sono stati monitorati per quattordici settimane, da marzo fino a giugno. Le coppie sono state tenute in gabbie da allevamento (dimensioni min. 45 x 80 x h 30 cm) e sono state sottoposte a un fotoperiodo artificiale a partire dal mese di gennaio. Le uova sono state raccolte giornalmente, conservate (17 °C e 70% RH) e incubate una volta a settimana (99,7 °F e 47% RH). I parametri produttivi valutati sono stati: la percentuale di deposizione, la fertilità apparente, la schiusa e l' eta' di morte embrionale. La percentuale di deposizione migliore è stata osservata nei soggetti di quattro anni (44,43%), seguiti dai soggetti di uno e tre anni (42,48%, 42,75%) e poi da quelli di due (41,39%). Anche per quanto riguarda la fertilità apparente, le coppie di quattro anni sono risultate le migliori; non sono invece state riscontrate differenze significative nella schiusa tra i vari gruppi di eta'. Per quanto riguarda la mortalità embrionale per tutte e quattro i gruppi è stato evidenziato un picco di embrioni morti in corrispondenza della prima speratura (8° giorni di incubazione) e negli ultimi due giorni d’incubazione, in accordo con quanto osservato in altre specie avicole. L’effetto dello stoccaggio osservato è concorde con quanto trovato in bibliografia. Le uova stoccate per un periodo superiore a sette giorni risultano avere una percentuale di schiusa più bassa. Tuttavia, visti i risultati ottenuti, si ritiene che anche una conservazione di dieci giorni possa essere adottata senza influire negativamente sul tasso di schiusa. I risultati scaturiti da questo studio portano a valutare la possibilità di mantenere in produzione anche riproduttori di eta' superiore ai tre anni e, quantomeno, quelli di quattro.