Tesi etd-10142013-110318 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
FIORENTINO, VIOLA
URN
etd-10142013-110318
Titolo
L'ultima fase del giudeo-portoghese di Livorno: le Escamot del 1756
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA
Relatori
relatore Tocco, Valeria
correlatore Franceschini, Fabrizio
correlatore Franceschini, Fabrizio
Parole chiave
- ebrei
- giudeo-lingue
- giudeo-portoghese
- Livorno
Data inizio appello
04/11/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i privilegi concessi dai Granduchi di Toscana hanno come conseguenza la formazione a Livorno di una cospicua comunità ebraica, di matrice prevalentemente sefardita.
Per via della diversa provenienza dei suoi membri e delle relazioni interne ed esterne a essa, la Nazione Ebrea di Livorno presenta da subito un panorama linguistico variegato e composito, in quanto al suo interno sono usate lingue diverse a seconda della situazione comunicativa: il giudeo-portoghese e il giudeo-spagnolo sono le più parlate, affiancate comunque dal dialetto toscano e, a livello scritto, dall’ebraico. Con il passare del tempo, queste lingue subiscono inevitabilmente una reciproca interferenza, diventando sempre più ibride e portando addirittura alla formazione, nel corso del XVIII secolo, di una nuova varietà linguistica, il bagitto.
L’oggetto del presente studio sarà il giudeo-portoghese, lingua in cui è redatta la maggior parte degli atti ufficiali e delle sentenze del tribunale della comunità. Dopo un breve excursus sulle vicissitudini storiche che hanno contribuito alla formazione della Nazione Ebrea di Livorno, necessario per comprenderne le dinamiche e la composizione, verrà delineato un quadro etnografico e linguistico della comunità, concentrando l’attenzione sul giudeo-portoghese e i suoi contesti d’uso. Sarà proposta una possibile definizione e periodizzazione della lingua, per poi presentare gli studi finora condotti sulla fase ante diaspora del giudeo-portoghese e sulla varietà di questa lingua sviluppatasi a Livorno, segnalando le testimonianze da essi prese in considerazione e i risultati ottenuti. Partendo dagli esiti di queste ricerche, si tenterà di descrivere in modo più approfondito le caratteristiche della lingua e la sua evoluzione nel tempo e nello spazio, ampliando, per quanto ci è possibile, il numero di testimonianze. Nello specifico, sarà preso in esame il contributo che la letteratura aljamiada può fornire allo studio del giudeo-portoghese parlato in Portogallo prima della diaspora e, successivamente, verrà presentata la trascrizione diplomatica e l’analisi linguistica dei regolamenti della comunità ebraica del 1756, testo inedito che costituisce l’ultimo documento ufficiale redatto in giudeo-portoghese prima che il Granducato imponga l’italiano come unica lingua ufficiale.
Per via della diversa provenienza dei suoi membri e delle relazioni interne ed esterne a essa, la Nazione Ebrea di Livorno presenta da subito un panorama linguistico variegato e composito, in quanto al suo interno sono usate lingue diverse a seconda della situazione comunicativa: il giudeo-portoghese e il giudeo-spagnolo sono le più parlate, affiancate comunque dal dialetto toscano e, a livello scritto, dall’ebraico. Con il passare del tempo, queste lingue subiscono inevitabilmente una reciproca interferenza, diventando sempre più ibride e portando addirittura alla formazione, nel corso del XVIII secolo, di una nuova varietà linguistica, il bagitto.
L’oggetto del presente studio sarà il giudeo-portoghese, lingua in cui è redatta la maggior parte degli atti ufficiali e delle sentenze del tribunale della comunità. Dopo un breve excursus sulle vicissitudini storiche che hanno contribuito alla formazione della Nazione Ebrea di Livorno, necessario per comprenderne le dinamiche e la composizione, verrà delineato un quadro etnografico e linguistico della comunità, concentrando l’attenzione sul giudeo-portoghese e i suoi contesti d’uso. Sarà proposta una possibile definizione e periodizzazione della lingua, per poi presentare gli studi finora condotti sulla fase ante diaspora del giudeo-portoghese e sulla varietà di questa lingua sviluppatasi a Livorno, segnalando le testimonianze da essi prese in considerazione e i risultati ottenuti. Partendo dagli esiti di queste ricerche, si tenterà di descrivere in modo più approfondito le caratteristiche della lingua e la sua evoluzione nel tempo e nello spazio, ampliando, per quanto ci è possibile, il numero di testimonianze. Nello specifico, sarà preso in esame il contributo che la letteratura aljamiada può fornire allo studio del giudeo-portoghese parlato in Portogallo prima della diaspora e, successivamente, verrà presentata la trascrizione diplomatica e l’analisi linguistica dei regolamenti della comunità ebraica del 1756, testo inedito che costituisce l’ultimo documento ufficiale redatto in giudeo-portoghese prima che il Granducato imponga l’italiano come unica lingua ufficiale.
File
Nome file | Dimensione |
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04___cen...orici.pdf | 267.69 Kb |
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07___giu...ulare.pdf | 353.81 Kb |
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11___str..._1756.pdf | 280.37 Kb |
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