Tesi etd-10132022-104834 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GHELARDINI, AGNESE
URN
etd-10132022-104834
Titolo
Sviluppo di un carrier molecolare per la batterioterapia del melanoma
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Taliani, Sabrina
relatore Prof.ssa Barresi, Elisabetta
relatore Prof.ssa Barresi, Elisabetta
Parole chiave
- B-RAF inibitori
- Listeria Monocytogenes
- melanoma
Data inizio appello
09/11/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/11/2092
Riassunto
Il melanoma è un tumore cutaneo dovuto alla crescita incontrollata dei melanociti. A condizioni normali questi sono deputati alla produzione di melanina, pigmento fondamentale per la protezione della cute dai raggi UV. Fisiologicamente i melanociti possono aggregarsi dando luogo a complessi che prendono il nome di nevi, ma possono anche degenerare provocando una crescita incontrollata con conseguente sviluppo del tumore.
Alla base dell’insorgenza del tumore vi è una iperattivazione della via del MAPK (Mitogen Activated Protein Kinase) di cui la proteina B-RAF è la protagonista principale. Per questo motivo, infatti, sono stati molto studiati i B-RAF inibitori come il Vemurafenib per il trattamento di questo tipo di tumore. Questo farmaco viene impiegato in clinica per la cura del melanoma principalmente quando le cellule tumorali presentano la mutazione V600E.
Lo scopo del mio progetto di tesi è stato quello di sintetizzare un carrier molecolare in grado di legarsi al batterio Listeria Monocytogenes, per il trattamento del melanoma. Questo batterio, infatti ricopre un ruolo fondamentale nella cura nel melanoma in quanto ha un tropismo selettivo per le cellule di melanoma stesso e può essere quindi sfruttato per veicolare in modo specifico il farmaco nelle cellule tumorali così da non colpire, per quanto possibile, quelle sane. Oltre a questo, il batterio riesce anche a stimolare in modo importante il sistema immunitario indirizzandolo anche contro le cellule di melanoma.
Alla base dell’insorgenza del tumore vi è una iperattivazione della via del MAPK (Mitogen Activated Protein Kinase) di cui la proteina B-RAF è la protagonista principale. Per questo motivo, infatti, sono stati molto studiati i B-RAF inibitori come il Vemurafenib per il trattamento di questo tipo di tumore. Questo farmaco viene impiegato in clinica per la cura del melanoma principalmente quando le cellule tumorali presentano la mutazione V600E.
Lo scopo del mio progetto di tesi è stato quello di sintetizzare un carrier molecolare in grado di legarsi al batterio Listeria Monocytogenes, per il trattamento del melanoma. Questo batterio, infatti ricopre un ruolo fondamentale nella cura nel melanoma in quanto ha un tropismo selettivo per le cellule di melanoma stesso e può essere quindi sfruttato per veicolare in modo specifico il farmaco nelle cellule tumorali così da non colpire, per quanto possibile, quelle sane. Oltre a questo, il batterio riesce anche a stimolare in modo importante il sistema immunitario indirizzandolo anche contro le cellule di melanoma.
File
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