Tesi etd-10132019-221106 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MUZHAQI, ALMA
URN
etd-10132019-221106
Titolo
Industria 4.0, la nuova via per la competitività delle imprese nel settore della logistica.
Caso studio: Base Spedizioni Internazionali SpA
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
- big data
- imprese
- industria4.0
- logistica
- tecnologia
Data inizio appello
02/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/12/2089
Riassunto
Questa tesi prende spunto da quelle che sono le considerazioni attuali sul ruolo e sull’influenza che lo sviluppo delle Information e Communication Technologies (ICT) sta assumendo nella vita politica, sociale e soprattutto, punto centrale anche di questa analisi, sul settore logistico. Parlare di industria 4.0 e dei suoi effetti potenzialmente dirompenti nel sistema economico e finanziario, si rende assolutamente necessario nell’attuale contesto di mercato, permeato da forti processi centripeti, favoriti dalla globalizzazione e dalla pervasività delle nuove tecnologie. Tali fenomeni hanno portato a una certa sfumatura tra i confini delle organizzazioni, creando confusione tra quelli che sono i modelli ottimali applicabili alle singole aziende ma anche sulle competenze, sulle professionalità e sulle risorse umane che diventano cruciali affinché l’impresa sia in grado di operare, svilupparsi e crescere.
Questa tesi infatti, si concentra sul nesso tra introduzione delle ICT e l’evoluzione dei modelli organizzativi dell’impresa, nello specifico delle imprese operanti nel settore logistico, riguardanti aspetti di management, gestione del personale, miglioramento e snellimento dei processi produttivi e si propone anche di approfondire nei capitoli a seguire gli aspetti principali della normativa attuale italiana e le raccomandazioni e finanziamenti europei destinati, in quanto argomenti profondamenti collegati. Per farlo ho elaborato un caso studio sull’impresa Base Spedizioni Internazionali SpA, impresa con sede a Livorno e operante da oltre 30 anni nel settore. Negli ultimi tre anni, l’impresa ha portato avanti un lungo e oneroso piano di sviluppo e di innovazione in linea con le direttive del Piano Nazionale dell’Industria 4.0.
In questo senso, diventano protagonisti anche i fondi del settore pubblico acquisiscono un ruolo ancora più centrale se consideriamo le difficoltà per le imprese di accedere al credito. Nel quadro generale del sistema produttivo italiano, ancora penalizzato dalla crisi finanziaria globale del 2008, la piccola impresa continua a ricoprire un ruolo da protagonista impiegando il 60% degli occupati, producendo il 40% del valore aggiunto nazionale, ma ottenendo solo il 20% del credito. Investimenti su nuove tecnologie, formazione specialistica del personale e accesso al credito diventano così tre strumenti indispensabili per l’impresa nel suo percorso di crescita, sviluppo e espansione verso mercati più globali.
Questa tesi infatti, si concentra sul nesso tra introduzione delle ICT e l’evoluzione dei modelli organizzativi dell’impresa, nello specifico delle imprese operanti nel settore logistico, riguardanti aspetti di management, gestione del personale, miglioramento e snellimento dei processi produttivi e si propone anche di approfondire nei capitoli a seguire gli aspetti principali della normativa attuale italiana e le raccomandazioni e finanziamenti europei destinati, in quanto argomenti profondamenti collegati. Per farlo ho elaborato un caso studio sull’impresa Base Spedizioni Internazionali SpA, impresa con sede a Livorno e operante da oltre 30 anni nel settore. Negli ultimi tre anni, l’impresa ha portato avanti un lungo e oneroso piano di sviluppo e di innovazione in linea con le direttive del Piano Nazionale dell’Industria 4.0.
In questo senso, diventano protagonisti anche i fondi del settore pubblico acquisiscono un ruolo ancora più centrale se consideriamo le difficoltà per le imprese di accedere al credito. Nel quadro generale del sistema produttivo italiano, ancora penalizzato dalla crisi finanziaria globale del 2008, la piccola impresa continua a ricoprire un ruolo da protagonista impiegando il 60% degli occupati, producendo il 40% del valore aggiunto nazionale, ma ottenendo solo il 20% del credito. Investimenti su nuove tecnologie, formazione specialistica del personale e accesso al credito diventano così tre strumenti indispensabili per l’impresa nel suo percorso di crescita, sviluppo e espansione verso mercati più globali.
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