Tesi etd-10132014-180244 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
DI BELLO, SILVIA
URN
etd-10132014-180244
Titolo
Effetti molecolari degli androgeni sulla progressione del carcinoma mammario
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Simoncini, Tommaso
Parole chiave
- androgeni
- citoscheletro
- ERM
- moesin
- motilità
- riarrangiamento
- testosterone
Data inizio appello
02/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La relazione tra androgeni e tumore della mammella ha tante sfaccettature: se da una parte si è dimostrata la loro azione anti-proliferativa, dall'altra il nostro studio permette di rilevare che in vitro stimola la motilità delle cellule T-47D della mammella, aspetto fondamentale per la diffusione tumorale locale e a distanza.
Lo studio evidenzia che anche l'attivazione dei recettori AR, come quella dei recettori ER e quella dei recettori PR, stimola la motilità cellulare attraverso il rimodellamento del citoscheletro di actina: la cascata del segnale che porta al rimodellamento actinico è la stessa, indipendentemente dal fatto che sia a partenza dai recettori ERalfa, PR o AR.
I risvolti clinici possono essere numerosi. La terapia ormonale del cancro mammario infiltrante ormono-sensibile dopo la menopausa è basata sull'uso di inibitori dell'aromatasi, che impediscono la conversione di testosterone a estradiolo, determinando, però, un accumulo di testosterone nelle pazienti. I risultati del nostro studio suggeriscono di prendere in considerazione delle strategie terapeutiche che associno agli inibitori dell'aromatasi degli antagonisti dei recettori AR.
Lo studio evidenzia che anche l'attivazione dei recettori AR, come quella dei recettori ER e quella dei recettori PR, stimola la motilità cellulare attraverso il rimodellamento del citoscheletro di actina: la cascata del segnale che porta al rimodellamento actinico è la stessa, indipendentemente dal fatto che sia a partenza dai recettori ERalfa, PR o AR.
I risvolti clinici possono essere numerosi. La terapia ormonale del cancro mammario infiltrante ormono-sensibile dopo la menopausa è basata sull'uso di inibitori dell'aromatasi, che impediscono la conversione di testosterone a estradiolo, determinando, però, un accumulo di testosterone nelle pazienti. I risultati del nostro studio suggeriscono di prendere in considerazione delle strategie terapeutiche che associno agli inibitori dell'aromatasi degli antagonisti dei recettori AR.
File
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