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Nel corso dei secoli molte chiese pisane sono state soppresse e distrutte, in parte o totalmente. La loro presenza e, in seguito, la loro assenza, è un fattore significativo nella valutazione dei cambiamenti urbanistici che investono progressivamente la città, destinando a nuovo uso aree cittadine precedentemente intese come luoghi della religiosità.
La presente ricerca si inserisce in un già avviato filone di studi sulla storia del territorio pisano e si focalizza su otto chiese scomparse, un tempo collocate nel terziere di Chinzica: S.Verano, S.Egidio, S.Cristofano, S.Andrea, S.Lorenzo, SS.Ippolito e Cassiano, S.Sebastiano e SS.Cosimo e Damiano. Lo scopo è cercare di ricostruirne la storia nell'età moderna, a partire dalla loro citazione nella Descrizione di Paolo Tronci (1643) fino alla loro soppressione e demolizione, totale o parziale, mettendole in relazione allo spazio da esse occupato all'interno della città. Le loro storie, a partire dalla metà del '600, coprono un periodo che arriva, in taluni casi, fino alla metà del '900, intrecciandosi con i diversi eventi storici e i cambiamenti nel tessuto cittadino di Chinzica. La metamorfosi del terziere, a sua volta, viene letta attraverso la storia di queste stesse chiese e gli avvenimenti che portano alla loro soppressione e distruzione.