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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10132011-124348


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PICCHI, LORENZO
Indirizzo email
incipi@hotmail.it
URN
etd-10132011-124348
Titolo
"Isolamento ed identificazione di iridoidi da Catalpa bignonioides Walter (Bignoniaceae) come potenziali inibitori della proteina Hsp90".
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Braca, Alessandra
Parole chiave
  • Bignoniaceae
  • Catalpa bignonioides
  • catalposide
  • composto fenolico
  • foglia
  • iridoid
  • iridoide
  • leaf
  • petiole
  • phenolic compound
  • picciolo
Data inizio appello
16/11/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/11/2051
Riassunto
L’interesse per il genere Catalpa è scaturito in seguito a precedenti studi sulla specie Tabebuia argentea Britt., effettuati in questi laboratori di ricerca e durante i quali sono stati isolati numerosi iridoidi tra cui il catalposide. Il catalposide si è rivelato essere il più attivo inibitore della proteina Hsp90, una delle Heat Shock Protein più studiate attualmente, fondamentale per il folding di numerose proteine definite “client” ed essenziale per la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali.
Pertanto scopo della presente tesi è stato l’isolamento dell’iridoide catalposide e di altri iridoidi contenuti in estratti di piante del genere Catalpa.

Come materiale vegetale di partenza è stato utilizzato:
• Catalpa speciosa Warder: pianta originaria dell’America boreale e centrale ma acclimatata presso l’orto botanico di Pisa. Le foglie con piccioli costituiscono il materiale1.
• Catalpa bignonioides Walter: pianta originaria dell’America boreale e centrale ma acclimatata presso l’orto botanico di Pisa. Le foglie costituiscono il materiale2; i piccioli costituiscono il materiale3.

Il materiale vegetale è stato sottoposto ad essiccazione all’aria, macinazione e successiva estrazione a temperatura ambiente con solventi a polarità crescente: n-esano, cloroformio, cloroformio-metanolo (9:1) e metanolo. Per ogni tipologia di materiale (materiale1, materiale2 e materiale3), sono stati presi in considerazione gli estratti cloroformio-metanolo (RCM) e metanolico (RCM). Questi sono stati sottoposti a cromatografia SPE e successivamente ad analisi LC-MS, la quale dimostra chiaramente che il catalposide ed altri iridoidi sono presenti in maggior quantità nell’estratto RCM e RMeOH provenienti dai piccioli (materiale3). Il passaggio successivo è stato lo studio fitochimico di tale estratto.
A tale scopo il residuo RCM è stato cromatografato su colonna Sephadex LH-20 ad esclusione molecolare. Le frazioni d’interesse, in base alla presenza di zuccheri o meno, sono state sottoposte, direttamente o in seguito a ripartizione butanolo-acqua, a cromatografia di ripartizione liquido-liquido (HPCPC), dalla quale sono state ottenute nuove frazioni, purificate con cromatografia ad alta pressione su fase inversa RP- HPLC.
Il residuo RMeOH invece è stato precedentemente ripartito in una porzione butanolica (RBuOH) ed in una acquosa. L’estratto RBuOH è stato cromatografato mediante HPCPC e le frazioni d’interesse ottenute sottoposte a RP-HPLC.
Dalle separazioni cromatografiche sono stati ottenuti numerosi composti puri la cui determinazione strutturale è stata effettuata con l’ausilio di tecniche spettroscopiche NMR mono e bidimensionali quali esperimenti ¹H-NMR, ¹³C-NMR, HSQC, HMBC, 1D-TOCSY, DFQ-COSY e tecniche di spetttrometria di massa ESI-MS.
L’indagine fitochimica condotta sui piccioli di C. bignonioides Walter ha quindi permesso l’isolamento di 19 composti; di cui 14 iridoidi e 5 glicosidi fenolici, tra cui il catalposide in quantità soddisfacente e nove nuovi composti naturali.
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