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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10122022-191624


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPINERI, LETIZIA
URN
etd-10122022-191624
Titolo
La Pop Art nel cinema di Jean-Luc Godard
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Tognolotti, Chiara
Parole chiave
  • Arte
  • Cinema
  • Nouvelle Vague
  • Pop Art
  • Jean-Luc Godard
Data inizio appello
14/11/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
La mia tesi La Pop Art nel cinema di Jean-Luc Godard prende forma dalla visione, nello specifico, dei film di Godard a partire da À bout de souffle (1959) fino a Weekend (1967) in cui ho riscontrato un possibile legame con la Pop Art.
Il fulcro della mia trattazione prevede un lavoro di comparazione e di esplicazione di quelli che sono gli elementi a livello sia formale che contenutistico che accomunano questo movimento artistico al cinema di Godard.
Nello specifico mi focalizzo su alcuni artisti quali: Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Edward Ruscha e Claes Oldenburg e sulla produzione cinematografica “godardiana” che va dal 1959 al 1967.
La tesi prevede un primo capitolo introduttivo al contesto sociopolitico degli anni ’60 e alla Pop Art in America ed Europa. Il secondo capitolo è dedicato ad Andé Bazin, alla nascita della Nouvelle Vague e agli inizi della carriera di Godard.
Nell’ultimo e terzo capitolo, invece, passo in rassegna i film che secondo il mio parere hanno aspetti in comune con la Pop Art. Vado quindi a dimostrare quello che lega Godard agli artisti Pop, ovvero, il legame tra la cultura cosiddetta “bassa” e i dogmi della cultura “alta”. Nella Pop Art come nel cinema di Godard i linguaggi si mescolano e insieme alla letteratura, l’arte e la filosofia convivono i prodotti della cultura di massa: fumetti, le icone del cinema hollywoodiano e gli oggetti di consumo. Il capitolo si conclude con un’analisi di Pierrot le fou come esempio del cinema-arte di Jean-Luc Godard e summa che consolida le innovazioni apportate al cinema da questo cineasta “rivoluzionario”.



My thesis Pop Art in Jean-Luc Godard's cinema takes shape from the vision, specifically, of Godard's films starting from À bout de souffle (1959) up to Weekend (1967) in which I found a possible link with Pop art.
The fulcrum of my discussion foresees a work of comparison and explanation of what are the elements at both formal and content level that unite this artistic movement to Godard's cinema.
Specifically, I focus on some artists such as: Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Edward Ruscha and Claes Oldenburg and on the “Godardian” film production that goes from 1959 to 1967.
The thesis includes a first introductory chapter to the socio-political context of the 1960s and to Pop Art in America and Europe. The second chapter is dedicated to Andé Bazin, the birth of the Nouvelle Vague and the beginnings of Godard's career.
In the last and third chapter, however, I review the films that in my opinion have aspects in common with Pop Art. So I am going to demonstrate what binds Godard to Pop artists, that is, the link between the so-called "low culture" "And the dogmas of" high "culture. In Pop Art as in Godard's cinema, languages ​​mix and together with literature, art and philosophy coexist the products of mass culture: comics, icons of Hollywood cinema and consumer objects. The chapter ends with an analysis by Pierrot le fou as an example of Jean-Luc Godard's cinema-art and summa that consolidates the innovations made to cinema by this "revolutionary" filmmaker.
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