Il lavoro della presente tesi si è basato sulla preparazione e caratterizzazione di nanomicelle in grado di incapsulare una nuova molecola di sintesi (DHT) utilizzata per il trattamento della cheratosi attinica. Il DHT, sintetizzato presso il laboratorio di chimica farmaceutica, è stato ottenuto dalla coniugazione di una molecola di diclofenac e una di idrossitirosolo. Il diclofenac è attualmente utilizzato per la cheratosi attinica, mentre l’idrossitirosolo è sfruttato per la sua attività antiossidante e antiproliferativa. La scelta di utilizzare una molecola antiossidante è dovuta al fatto che contribuisce a ridurre il danno ossidativo mediato dalle radiazioni UV, le quali rappresentano la causa principale per l'insorgenza della cheratosi attinica. L'impiego di un sistema di drug delivery a base di nanomicelle contenenti DHT ha diversi vantaggi, quali: aumentare la solubilità in acqua del farmaco prevalentemente lipofilo; migliorarne la stabilità in soluzione acquosa e nei confronti degli agenti esterni; indirizzare il farmaco in siti specifici della cute riducendo gli effetti sistemici avversi. Sono state preparate diverse formulazioni: • nanomicelle contenenti il 3% di tensioattivi e diclofenac in forma di acido; • nanomicelle contenenti il 3% di tensioattivi e tre diverse quantità di DHT; • nanomicelle contenenti il 5% di tensioattivi e DHT. Le nanomicelle sono state caratterizzate dal punto di vista dimensionale mediante dynamic light scattering (DLS), in contenuto di principio attivo (% entrapment) e capacità di carico attraverso analisi HPLC. Queste analisi effettuate al tempo zero, sono state ripetute a tempi prestabiliti per valutare la stabilità della formulazione (da 0 a 30 giorni). Inoltre, sono stati condotti studi di permeazione/penetrazione del farmaco dalle formulazioni sopra citate attraverso cute di orecchio di maiale, utilizzando celle di diffusione verticale di tipo Gummer. La quantità di farmaco permeata è stata monitorata per 24 ore e determinata mediante analisi HPLC. Al termine delle prove di permeazione cutanea in vitro, la cute era rimossa dalle celle di diffusione e ripulita dall’eccesso di formulazione presente sulla superficie con carta assorbente ed acqua deionizzata. Ogni campione di cute di maiale è stato sottoposto a processo di digestione e successiva analisi HPLC al fine di valutare la quantità di farmaco accumulata nel tessuto nelle 24 ore.