• selenium
• selenio
• Hashimoto thyroiditis
• tiroidite di Hashimoto

La tesi tratta del ruolo assunto dal selenio nella tiroidite di Hashimoto. Dopo aver introdotto l'organo che subisce il danno, ovvero la tiroide, ne vengono descritte le caratteristiche e le funzioni principali all'interno dell'organismo umano. Viene quindi sottolineata l'importanza e la necessità che la ghiandola funzioni al meglio al fine di mantenere l'essere umano in salute, e , in particolar modo, viene descritto nel dettaglio quello che è il processo di sintesi ormonale da parte della tiroide stessa poiché è attraverso gli ormoni tiroidei che essa può svolgere i suoi compiti nei vari distretti. Inoltre è descritto anche il meccanismo che regola la secrezione stessa. Dopo di che si analizzano tutti gli aspetti che riguardano la tiroidite linfocitaria cronica. Questa condizione clinica viene analizzata dal punto di vista della patogenesi, dell'eziologia, dell'epidemiologia, della sintomatologia e del trattamento con la descrizione di quelli che sono i meccanismi coinvolti e i principali fattori che rendono un individuo più o meno suscettibile a essa ovvero quelli genetici, ambientali ed epigenetici. Vengono definiti anche i principali metodi attraverso cui viene fatta la diagnosi e quello che è il ruolo dell'autoimmunità. Si passa poi all'elemento chimico oggetto della tesi ovvero il selenio. Questo elemento viene inizialmente definito nelle sue caratteristiche generali e chimico fisiche appunto e poi vengono analizzate le fonti di provenienza ovvero il suolo, l'acqua, l'aria, le piante e le fonti alimentari grazie alle quali poi il micronutriente viene introdotto nella dieta umana e animale. Il selenio viene poi valutato in base al suo ruolo all'interno dell'organismo sottolineando il fatto che esso è implicato in una moltitudine di processi diversi compresi quelli cerebrali e riproduttivi e anche in diverse condizioni come il cancro, il diabete e le malattie cardiovascolari oltre che nei processi immunitari. Viene poi descritto il metabolismo del micronutriente analizzandone l'assorbimento, l'escrezione e la biodisponibilità in maniera tale da comprendere le quantità che effettivamente sono per noi a disposizione e, al fine di capire ancora più a fondo l'importanza di questo elemento, sono descritte anche le conseguenze che si manifestano in caso di carenza o di tossicità da selenio per poi concludere con le indicazioni per una sua assunzione corretta. Per comprendere quello che è il ruolo del selenio nella tiroidite di Hashimoto viene prima analizzata l'implicazione che questo micronutriente ha a livello di funzionalità tiroidea e, in particolar modo, a livello di sintesi ormonale descrivendo il meccanismo tramite cui le selenoproteine, nello specifico le deiodinasi e le glutatione perossidasi, agiscono e sono in grado di alterarla. In seguito vengono sviscerati i meccanismi e l'ipotesi alla base dell'interazione del selenio con la tiroidite linfocitaria cronica prendendo in considerazione la letteratura degli ultimi vent'anni e analizzando tutti i più importanti studi che hanno portato alla luce un possibile effetto benefico dell'utilizzo del selenio durante il trattamento di questa condizione clinica aiutando i pazienti a migliorare la loro sintomatologia e, di conseguenza la loro condizione di vita. Non tutti gli studi però hanno portato risultati coerenti e totalmente positive e quindi la ricerca e le indagini dovranno continuare in questa direzione al fine di poter confermare la possibilità che il selenio possa essere effettivamente un aiuto in terapia.