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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10112021-115809


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CIOFFI, STEFANO ANTONIO
URN
etd-10112021-115809
Titolo
Sentinel Lymph Node (SLN) mapping in lung cancer: a pilote study for detection of micrometastases in stage I - Non Small Cell Lung Cancer (NSCLC)
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Melfi, Franca
Parole chiave
  • early stage
  • robotic surgery
  • micrometastases
  • NSCLC
  • lung cancer
  • SLN
  • sentinel lymph node
  • OSNA
  • mRNA
  • CK19
Data inizio appello
26/10/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2061
Riassunto
La resezione polmonare anatomica, associata a una linfoadenectomia sistematica, rappresenta il “gold standard” di cura nel 30% dei NSCLC in stadio precoce. L’evoluzione tecnologica ha consentito il passaggio dalla toracotomia tradizionale alle tecniche di chirurgia mininvasiva (robotica e toracoscopia convenzionale); numerosi studi hanno dimostrato i vantaggi della chirurgia mininvasiva rispetto alla chirurgia “open” in termini di minore traumatismo tissutale, minori complicanze e dolore post-operatori, riduzione dei giorni di degenza ospedaliera, migliori risultati estetici.
È stato altresì documentato, per la chirurgia robotica, un tasso di upstaging linfonodale sovrapponibile a quello della toracotomia tradizionale, a conferma di come questa tecnologia risulti efficace e radicale dal punto di vista oncologico.
Il pattern di coinvolgimento dei linfonodi regionali è il principale fattore determinante la prognosi nei pazienti sottoposti a chirurgia resettiva radicale. Il tasso di sopravvivenza media a 5 anni, in questi pazienti, è del 70%, con recidive a distanza riscontrate nel 30% dei casi. La causa ritenuta più probabile di queste recidive è la presenza di malattia metastatica occulta, non rilevata dalle metodiche standard. Infatti, la presenza di cellule tumorali a livello dei linfonodi regionali è rilevata con un’incidenza del 20-30% e sembra essere predittiva di una riduzione dei tassi di sopravvivenza complessiva e di sopravvivenza libera da malattia.
Numerosi studi clinici randomizzati hanno dimostrato, nei pazienti con metastasi linfonodali, un beneficio in termini di sopravvivenza ottenuto dall’aggiunta di chemioterapia post-operatoria: risulta fondamentale, pertanto, l’identificazione dei pazienti con malattia linfonodale che possano trarre beneficio da trattamenti adiuvanti sistemici.

Le tecniche di SLN mapping si sono dimostrate efficaci nel predire lo status di malattia linfonodale in altri tumori solidi, stimolando l’ipotesi di una loro potenziale applicazione nell’ambito del NSCLC. Infatti, diversi studi in questo campo riportano tassi di rilevamento del SLN superiori all’80%.
Per quanto riguarda il tracciante utilizzato, è stato osservato come le tecniche di SLN mapping basate su radionuclidi abbiano migliorato la capacità di identificazione del SLN rispetto ai coloranti vitali; uno dei traccianti più promettenti è risultato essere il nanocolloide marcato con tecnezio 99 (99mTC), che ha mostrato un tasso di rilevamento del SLN dell’82% con una accuratezza del 95%.
Studi preliminari sul tumore polmonare NSCLC hanno provato la fattibilità della tecnica OSNA, per la quale è stata dimostrata una sensibilità superiore sia rispetto al metodo immunoistochimico (IHC CK19) che all’istopatologia convenzionale con ematossilina-eosina (H&E).
Nell’ambito del SLN mapping applicato al tumore del polmone, sia l’impiego dei radiotraccianti che il metodo OSNA rappresentano, quindi, due approcci altamente sensibili e promettenti. Tuttavia, non sono ancora disponibili evidenze consistenti circa l’efficacia di una loro applicazione in ambito clinico.
Il presente studio ha come obiettivo quello di verificare la fattibilità dell’applicazione di un protocollo di SLN mapping (in cui l’impiego di una tecnica basata su radiotracciante per la localizzazione intraoperatoria del SLN è stato combinato alla tecnica molecolare OSNA) per l’identificazione delle micrometastasi linfonodali in pazienti affetti da NSCLC e sottoposti a resezione polmonare con tecnica robotica.
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