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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10112020-111642


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LOSTRANGIO, ALEXA
URN
etd-10112020-111642
Titolo
Il Reddito di cittadinanza all' "italiana": una misura fondamentale di politica attiva del lavoro e di contrasto alla poverta, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • reddito minimo garantito
  • ius existentiae
  • povertà
  • misure di sostegno al reddito
  • reddito di cittadinanza
  • condizionalità
Data inizio appello
26/10/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2090
Riassunto
Il presente lavoro ha come oggetto l’analisi del decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4, convertito dalla legge 28 marzo 2019 n.26, che introduce il Reddito di cittadinanza. Al di là delle suggestioni che la denominazione della misura evoca, il Reddito di cittadinanza si presenta come una misura ben lontana dall’idea di “basic income” o reddito di cittadinanza (stricto sensu), ponendosi piuttosto in conformità con il reddito minimo garantito ovvero un reddito minimo selettivo, doppiamente condizionato all’accertamento dello stato di bisogno e all’attivazione del beneficiario. Perciò è possibile parlare di un reddito di cittadinanza all’”italiana”, terminologia utilizzata nel titolo del lavoro. Tuttavia, sebbene il Reddito di cittadinanza si presenti come “una misura di contrasto alla povertà”, al tempo stesso, pretende di essere anche una “misura di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto del lavoro”. Infatti, il legislatore ha voluto porre in evidenza principalmente l’anima lavoristica della misura, prevedendo che l’erogazione economica di tipo assistenziale (“componente passiva”) fosse integrata da una “componente attiva” che condiziona, in modo elevato e stringente, la conservazione della stessa prestazione all’adesione a misure volte all’attivazione e all’inserimento nel mondo del lavoro del beneficiario (c.d. condizionalità).
In tal senso, il presente lavoro tenta di dimostrare come tale condizionalità- elemento qualificante e connotante il Reddito di cittadinanza- non consente una fuoriuscita dei soggetti beneficiari dalla condizione di povertà e, soprattutto, che la povertà ha una natura multidimensionale, perciò non basta intervenire sul solo aspetto occupazionale per risolverne la complessità.
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