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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10112018-232552


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PALAMINI, ALESSIO
URN
etd-10112018-232552
Titolo
Progettazione e sintesi di nuove sonde fluorescenti per i recettori dell'adenosina
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Taliani, Sabrina
relatore Dott.ssa Barresi, Elisabetta
Parole chiave
  • recettori dell'adenosina
  • sonde fluorescenti
Data inizio appello
07/11/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’adenosina è un nucleoside endogeno costituito dalla base purinica adenina e dallo zucchero pentoso D(-)ribosio, legati tra loro da un legame di tipo glicosidico tra l’atomo di azoto in posizione 9 della base e il carbonio in posizione 1 dello zucchero. L'adenosina gioca un ruolo importante in molti processi fisiologici, così come in svariate condizioni patologiche, mediante interazione con specifici recettori di membrana (ARs) accoppiati a proteine G (GPCR), che sono classificati in quattro sottotipi: A1, A2A, A2B e A3.[1-3]
Negli ultimi due decenni, il gruppo di ricerca presso il quale è stato svolto questo lavoro di tesi, ha sviluppato diverse nuove classi di antagonisti per i ARs, tutte caratterizzate da un nucleo eteropoliciclico planare portante sostituenti idrofobici in posizioni cruciali per l’interazione con le proteine target. In questo ambito, lo studio del nucleo 3-aril[1,2,4]triazino[4,3-a]benzimidazol-4(10H)-onico (ATBI) ha consentito l’identificazione di antagonisti selettivi per il sottotipo A1 (2001), e successivamente per il sottotipo A2B (2012). Più recentemente, questo stesso chemotipo è stato utilizzato per lo sviluppo di un ligando radiomarcato con carbonio-11, che ha mostrato alta stabilità, un buon profilo farmacocinetico, e la capacità di marcare il recettore A2B mediante PET. Sulla base di questi risultati, lo scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di sviluppare ligandi fluorescenti quali utili strumenti per marcare i recettori dell’adenosina. Nello specifico, sono stati sintetizzati composti contenenti il gruppo fluorescente 7-nitrobenzofurazano (NBD) collegato all'azoto N1- (1,2) o N10- (3,4) del nucleo triazinobenzimidazolico attraverso un linker alchilendiamminico. Il gruppo NBD è stato selezionato tra i vari fluorofori per le sue piccole dimensioni che generalmente non influenzano l'affinità del ligando per la proteina target. Inoltre, i composti contenenti NBD presentano tipicamente una bassa resa quantica in soluzione acquosa, ma diventano altamente fluorescenti in solventi non polari o quando legati a membrane o a porzioni idrofobiche nelle proteine. Sebbene siano necessari ulteriori studi per aumentare la selettività dei derivati ottenuti per ciascun sottotipo AR, questi composti potrebbero essere utili per monitorare l'espressione e la localizzazione dei ARs in tessuti e cellule viventi in diversi processi fisiologici e patologici.
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