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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10112009-232039


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
D'EGIDIO, ZAIRA
URN
etd-10112009-232039
Titolo
Hannah Arendt di fronte alla Shoah: la "questione ebraica" come punto di partenza del pensiero politico arendtiano nel Carteggio Hannah Arendt-Karl Jaspers 1926-1969
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA
Relatori
relatore Prof. Battini, Michele
Parole chiave
  • totalitarismo
  • Stato d'Israele
  • Adolf Eichmann
  • Martin Heidegger
  • Rahel Varnhagen
  • Karl Jaspers
  • Hannah Arendt
  • Auschwitz
  • antisemitismo
  • "questione ebraica"
Data inizio appello
02/11/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
02/11/2049
Riassunto
Nel panorama intellettuale del dopoguerra la "catastrofe" ebraica occupò un posto marginale. In un clima di generale silenzio su Auschwitz l'ebrea tedesca Hannah Arendt colse da subito nella "catastrofe" un accadimento senza precedenti. Posta di fronte alla Shoah la filosofa cercò di comprendere l'evento senza disancorarlo dalla propria storicità, ma collocandolo nel contesto da cui aveva preso le mosse. Il pensiero arendtiano deve essere perciò correlato ai diversi approcci interpretativi della Shoah, per tener conto dei cambiamenti intervenuti nella percezione di un evento che solo a partire dagli anni Sessanta cominciò ad essere considerato come l'accadimento centrale del XX secolo; ho quindi tratteggiato il quadro storico, sociale e culturale da cui prese le mosse l'ideologia antisemita al centro delle riflessioni arendtiane e collocato quest'ultime nell'ambito della storiografia della Shoah. La prima sezione del mio lavoro ha lo scopo di situare nella giusta prospettiva storica il carteggio tra Hannah Arendt e Karl Jaspers analizzato nella seconda sezione. Esso offre una testimonianza diretta dell'evoluzione del pensiero arendtiano che, partendo dalla riflessione sulla "questione ebraica" e scontrandosi con il male radicale, si ridefinì nei termini di una nuova teoria politica fondata sull'azione intesa come cardine di una società libera, diversificata e pluralistica (antitetica a quella da cui era scaturito il nazismo).
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