• pregnancy rates
• artificial insemination
• hinny
• mule
• donkey
• horse
• tasso di gravidanza
• inseminazione artificiale
• bardotto
• mulo
• asino
• cavallo

È noto che cavalli e asini differiscono fenotipicamente e cariotipicamente, sebbene possano incrociarsi liberamente (Allen et al.,1997).
Il presente studio aveva lo scopo di descrivere l'esito in termini di tassi di gravidanza di cavalle e asine, dopo inseminazione artificiale (IA) con seme di cavallo o di asino in pool di comprovata fertilità. Il materiale seminale è stato raccolto da quattro stalloni fertili appartenenti alla specie equina (N=2) o asinina (N=2). Ciascuna dose di inseminante consisteva in 1x109 spermatozoi totali, in rapporto 1:1 per i due stalloni della stessa specie, diluiti con INRA96 ad un volume finale di 10 ml e con motilità totale soggettiva > 85%. Le IA sono state eseguite ogni 48 ore fino al rilevamento dell'ovulazione. Una prima diagnosi di gravidanza è stata eseguita 10 giorni dopo l'ovulazione e ripetuta ogni giorno fino al rilevamento dell'embrione o 16° giorno. Al primo rilevamento, gli embrioni sono stati raccolti per altri studi. Le differenze tra i gruppi sono state esaminate utilizzando il test esatto di Fisher e le differenze sono state considerate statisticamente significative se P<0,05.
Non sono state riscontrate differenze statistiche (P>0,05) quando si sono confrontati gli esiti delle inseminazioni artificiali interspecifiche (cavallo x asina contro asino x cavalla) o l'effetto della specie del maschio (cavallo contro asino). Viceversa, le asine hanno dato risultati nettamente inferiori rispetto alle cavalle ed il minor tasso di gravidanze si è osservato inseminando l’asina con il seme di cavallo. Quest’ultimo riscontro conferma quanto riportato in letteratura: l'accoppiamento interspecie di una cavalla con un asino è risultato normalmente fertile mentre l'incrocio tra un’asina e lo stallone equino ha comportato percentuali di gravidanza intorno al 14% (Allen et al., 1997). Sono necessari ulteriori studi per indagare meglio il meccanismo coinvolto in questa interazione tra gameti apparentemente scarsamente compatibile tra asina e stalloni. Horses and Donkeys are known to differ phenotypically and karyotypically, although they can interbreed freely (Allen et al.,1997). The present study aimed to describe the outcome in terms of pregnancy rates of mares and jennets, after AI with either pooled horse or donkey semen of proven fertility. Semen was collected from four fertile horse (N=2) or donkey (N=2) stallions. Each insemination dose consisted of 1x109 total spermatozoa, at a 1:1 ratio for the two stallions of the same species, diluted with INRA96 to a final volume of 10 ml and with subjective total motility > 85%. AIs were performed every 48 hours until the detection of ovulation. A first pregnancy diagnosis was performed on day 10 after ovulation and repeated every day until embryo detection or until day 16. At the first detection, embryos were collected for other studies. Differences between groups were examined using Fisher’s Exact test, and differences were considered statistically significant when P<0.05. No statistical differences were found (P>0.05) when comparing interspecific artificial inseminations (donkey x mare versus stallion x jennet), or the effect of the male species (horse versus jack). In the literature, the interspecies mating of a mare to a jack donkey is reported to be as fertile or even more than the intraspecies mating (Allen et al., 1997); by contrast, the cross between the jennet and the horse stallion is reported to be considerably less fertile. In our study, jennets gave much poorer results than mares, and hinny hybrids (horse x jennet) resulted in the lowest pregnancy rate. Further studies are required to better investigate the mechanism involved in this apparently poorly compatible gamete interaction between jennets and stallions.