Tesi etd-10102021-112047 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
PACINI, SIMONE
URN
etd-10102021-112047
Titolo
Ottimizzazione della biopsia delle ghiandole salivari minori tramite guida ecografica: studio clinico prospettico
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA ORALE
Relatori
relatore Dott. Nisi, Marco
Parole chiave
- Biopsia
- Ecografia
- Ghiandole salivari minori
Data inizio appello
03/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/11/2091
Riassunto
La Sindrome di Sjögren (SS) è una malattia autoimmune caratterizzata dalla presenza di un infiltrato infiammatorio a livello delle ghiandole esocrine salivari e lacrimali. La diagnosi è complessa e la biopsia delle ghiandole salivari minori e il successivo calcolo del focus score (FS) sono di estrema importanza nel work-up diagnostico di tale patologia. L’ecografia ad altissima frequenza (UHFUS) è una tecnica diagnostica di recente utilizzo, che sta rivestendo un ruolo di importanza sempre maggiore nell’imaging intraorale. Questo studio si pone l’obiettivo di valutare l’utilità dell’UHFUS nell’ottimizzare la biopsia delle ghiandole salivari labiali nei pazienti con sospetta SS.
Metodi: Sono stati inclusi nello studio pazienti con sospetto clinico di SS e candidati a biopsia delle ghiandole salivari minori. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame ecografico delle ghiandole salivari minori. L’ecostruttura ghiandolare è stata classificata secondo l’Outcome Measures in Rheumatology (OMERACT) scoring system. Le ghiandole con lo score ecografico più elevato sono state sottoposte a biopsia. L’area campionata tramite guida ecografica è stata comparata con una coorte controllo di pazienti sottoposti a biopsia tradizionale. È stata anche valutata la correlazione tra il grado UHFUS e il FS delle ghiandole labiali.
Risultati: L’area dei campioni ottenuti mediante biopsia guidata è risultata significativamente maggiore (7.31 ± 3.96 mm2) rispetto a quelle ottenuta con procedure convenzionali (5.79 ± 3.49 mm2, P = .02). L’UHFUS correla in maniera significativa con il FS delle ghiandole salivari (r = .532, P = .001).
Conclusioni: L’UHFUS sembra costituire un ausilio promettente nell’algoritmo diagnostico della SS, in quanto è in grado di fornire un valido supporto alle procedure bioptiche grazie alla possibilità di identificare campioni da sottoporre a biopsia validi sia dal punto di vista dimensionale che qualitativo. Studi ulteriori sono necessari per confermare il ruolo dell’UHFUS nella SS.
Metodi: Sono stati inclusi nello studio pazienti con sospetto clinico di SS e candidati a biopsia delle ghiandole salivari minori. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame ecografico delle ghiandole salivari minori. L’ecostruttura ghiandolare è stata classificata secondo l’Outcome Measures in Rheumatology (OMERACT) scoring system. Le ghiandole con lo score ecografico più elevato sono state sottoposte a biopsia. L’area campionata tramite guida ecografica è stata comparata con una coorte controllo di pazienti sottoposti a biopsia tradizionale. È stata anche valutata la correlazione tra il grado UHFUS e il FS delle ghiandole labiali.
Risultati: L’area dei campioni ottenuti mediante biopsia guidata è risultata significativamente maggiore (7.31 ± 3.96 mm2) rispetto a quelle ottenuta con procedure convenzionali (5.79 ± 3.49 mm2, P = .02). L’UHFUS correla in maniera significativa con il FS delle ghiandole salivari (r = .532, P = .001).
Conclusioni: L’UHFUS sembra costituire un ausilio promettente nell’algoritmo diagnostico della SS, in quanto è in grado di fornire un valido supporto alle procedure bioptiche grazie alla possibilità di identificare campioni da sottoporre a biopsia validi sia dal punto di vista dimensionale che qualitativo. Studi ulteriori sono necessari per confermare il ruolo dell’UHFUS nella SS.
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