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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10102017-155432


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BIGGI, SASCHA
URN
etd-10102017-155432
Titolo
Archeologia della mobilita sulle strade della Toscana medievale
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
Parole chiave
  • viabilità
  • archeologia delle strade
  • manufatto stradale
  • movimento
Data inizio appello
06/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il tema della viabilità antica in Italia è stato ampiamente trattato, a partire dagli anni '70 del secolo scorso, da tutte le archeologie di corta e di lunga cronologia. Negli ultimi anni, però, il dibattito internazionale nato in seno alle scienze sociali e all'antropologia sul concetto di mobilità, intesa come capacità di muoversi in maniera fluida all'interno di uno spazio geografico, sociale e culturale, ha cominciato ad interessare anche l'archeologia, allargando così gli orizzonti di una discussione interdisciplinare già estremamente interessante.
In questo contesto la viabilità diventa il luogo della mobilità e le strade linee di connessione nel paesaggio geografico. Anche lo stesso concetto di place assume una connotazione più dinamica, trasformandosi in un punto mobile del paesaggio dove continuamente si innescano rapporti di movimento.
Le strade, dunque, insieme agli altri luoghi della mobilità, ai manufatti e alla loro distribuzione nello spazio, ai mezzi di trasporto e alle capacità del corpo umano di muoversi nell'ambiente, rappresentano indicatori materiali fondamentali per la ricostruzione di una storia del movimento.
Tipologie di strade diverse, però, possono generare dinamiche di mobilità differenti. Una mulattiera di alta montagna, una carrabile di fondovalle o una via di lizza, infatti, presuppongono distinte strategie di movimento, che possono essere in parte rilevate anche da un'attenta analisi della loro materialità.
L'idea di una tesi sulle strade incentrata sul rapporto materialità/mobilità, nasce e si sviluppa in parte dall'esperienza maturata all'interno di un progetto di ricerca sulla viabilità medievale nelle aree di passo, condotto da studenti e ricercatori dell'Università di Pisa, nel tratto lunigianese dell'Appennino Tosco-Emiliano e di cui ha fatto parte anche lo scrivente. Dopo una prima parte introduttiva sullo stato degli studi e una sintesi descrittiva sulla mobilità, come nuovo approccio metodologico per lo studio della viabilità antica, si entra subito nel merito della discussione attraverso l'analisi di alcuni casi editi della Toscana, dai quali prende forma un'ampia riflessione conclusiva su alcuni temi legati alle dinamiche di movimento tra tarda antichità e secoli centrali del medioevo in Toscana.
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