• filologia d'autore
• Grazia Deledda
• varianti d'autore

La tesi magistrale “Grazia Deledda e l’iter variantistico ne Il Dio dei viventi” si è proposta di indagare il processo correttorio del romanzo deleddiano, estrapolando dalla prima alla seconda edizione le difformità redazionali al fine di studiarne la tipologia e l’importanza.
La prima parte del lavoro è dedicata a una panoramica approfondita del profilo storico letterario dell’autrice sarda: si delinea il percorso di tutta la sua vita che muove dagli umili albori autodidatti e raggiunge l'apice con l’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura nel 1926.
La sezione centrale si approccia fin dalla trama al romanzo di studio, presentando più nel dettaglio le caratteristiche e le problematiche relative alla vicenda editoriale de Il Dio dei viventi.
Il terzo e ultimo capitolo rappresenta il nucleo filologico della tesi, l’attenta analisi delle varianti d'autore viene supportata dal ricco compendio di dati emersi in fase di collatio tra i due testimoni del romanzo. A quest'altezza del lavoro l'accento viene posto sui passaggi diacronici che hanno accompagnato la vita del testo e si sono resi responsabili di un cambiamento della sua identità formale. L'operazione volontaria di riscrittura è rappresentata dalle varianti formali e sostanziali, le quali permettono di ricondurre questo singolo caso a un preciso modus operandi ricorrente in una porzione notevole della produzione di Deledda.