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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10092022-215647


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
TRITTO, GIOVANNI
URN
etd-10092022-215647
Titolo
Stadiazione carcinoma rettale con Risonanza Magnetica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Cioni, Dania
Parole chiave
  • Carcinoma
  • Retto
  • Risonanza Magnetica
  • Stadiazione
Data inizio appello
25/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2092
Riassunto
Il carcinoma del colon-retto (CRC) rappresenta la neoplasia più frequente in assoluto, essendo la terza neoplasia più frequente nel sesso maschile dopo il carcinoma polmonare e il carcinoma prostatico e la seconda neoplasia più frequente nel sesso femminile dopo il carcinoma mammario. I livelli di incidenza a livello globale sono estremamente variabili, in relazione alla zona geografica, allo stato socioeconomico, al sesso e all’etnia e all’età degli individui presi in considerazione. Dal punto di vista geografico le zone più colpite dal CRC sono rappresentate dall’Europa, dall’America del Nord, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, mentre le zone a più bassa incidenza sono rappresentate da Africa, Asia centrale e America centro-meridionale. Per quanto riguarda i fattori di rischio del CCR abbiamo a che fare con fattori ambientali, comportamentali e dietetici oltreché con fattori genetici. I fattori che hanno il peso maggiore sono certamente i primi tre, che possono portare alla insorgenza di carcinomi sporadici, che rappresentano circa l’80% dei CCR totali. Dal punto di vista della patogenesi possiamo dire che nel CCR concorrono diversi fattori sia genetici che epigenetici che vanno a determinare la trasformazione delle cellule sane dell’epitelio ghiandolare in carcinomi invasivi. Molto importante per quanto riguarda il CCR è lo screening. I test che noi abbiamo a disposizione per lo screening sono sia non invasivi che invasivi. Tra i non invasivi abbiamo la ricerca del sangue occulto nelle feci (RSO) oltre ad esami radiologici. Mentre tra gli invasivi abbiamo a disposizione la rettosigmoidoscopia (RSS) e la colonscopia. Dal punto di vista anatomopatologico il tumore colorettale può presentarsi in maniera eterogenea sia dal punto di vista macroscopico che dal punto di vista microscopico. Diagnosi: anamnesi ed esame obiettivo, l'esame principale rappresentato dalla pancolonscopia, rettosigmoidoscopia, Colon TC, Ecografia transrettale, PET ed esami di laboratorio. Molto importante è poi La Risonanza Magnetica è un esame che oggi svolge un ruolo molto importante per quanto riguarda diagnosi, stadiazione, planning terapeutico e nella valutazione della risposta terapeutica nei pazienti con diagnosi di CRC. Se nella diagnosi il ruolo primario della colonscopia resta ben saldo, nella stadiazione della patologia in fase preoperatoria, possiamo dire che la RMN ha assunto nel corso degli anni un ruolo sempre più rilevante fino a diventare un perno per lo studio della situazione a livello del distretto rettale. La stadiazione è basata sui parametri TNM. Il trattamento del CRC si presenta estremamente eterogeneo e varia in base alle caratteristiche del tumore quali la stadiazione TNM e quella clinica nonché in base all’età lo stato generale del paziente e le sue comorbidità.
Negli stadi I, II, III della patologia il ruolo primario è svolto dalla chirurgia. Nelle forme avanzate molto importanti i protocolli terapeutici quali ad esempio FOLFOX. Lo scopo di questo studio è rappresentato dal confronto tra il gold standard della stadiazione del tumore rettale rappresentato dalla analisi del pezzo operatorio e la risonanza magnetica. L’obiettivo è quello di dimostrare che la risonanza ha una specificità e sensibilità paragonabile alla stadiazione mediante il pezzo operatorio e dunque se il pezzo operatorio confermi quelli che sono gli elementi diagnostici relativi emersi dalla risonanza.
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