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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10092020-215021


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERTOLUCCI, FRANCESCA
URN
etd-10092020-215021
Titolo
Disturbo da Alimentazione Incontrollata: riabilitazione nutrizionale ed esperienze di trattamento
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof. Gravina, Giovanni
tutor Dott.ssa Stramaccioni, Maria
Parole chiave
  • DAI
  • BED
  • DSM
  • prevenzione
  • livelli di assistenza
  • riabilitazione nutrizionale
  • trattamento terapeutico
  • metodo di compenso
  • abbuffata
  • binge eating disorder
  • disturbo da alimentazione incontrollata
  • disturbi alimentari
  • obesità
  • fattori di rischio
Data inizio appello
04/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/11/2090
Riassunto
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI) conosciuto anche come Binge Eating Disorder (BED) è stato inserito come categoria diagnostica nel DSM-5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) tra i disturbi del comportamento alimentare. Il disturbo è caratterizzato dall'abbuffata e assenza di metodi di compenso regolari. Maggiormente diffuso e spesso confuso con Obesità o Bulimia Nervosa, è difficilmente diagnosticabile, andando ad affermare maggiormente l’importanza di avere sul territorio strutture specializzate nella cura di tale patologia. La cura dei disturbi alimentari prevede un trattamento terapeutico basato sui vari livelli di assistenza (ambulatorio, semi-residenza, residenza, ospedale), e di una specifica riabilitazione nutrizionale; le linee guida stabiliscono che il trattamento deve garantire un approccio multidisciplinare, consentendo la continuità delle cure nel passaggio da un livello assistenziale ad un altro.
La tesi si focalizza sulla riabilitazione nutrizionale, in una struttura di tipo residenziale, specifico per il DAI, focalizzandosi sul ruolo del nutrizionista e sugli strumenti a disposizione di quest’ultimo (dati antropometrici, storia del peso in relazione alla storia di vita, diario alimentare, anamnesi alimentare) e di supporti motivazionali come l’utilizzo della BIA. Sono stati esaminati nel dettaglio, due casi clinici (uomo e donna) analizzandoli dall'accoglienza ed ingresso in struttura, seguendo il percorso riabilitativo fino alla dimissione e successivo follow up. E’ stato visto come il solo approccio multidisciplinare e la terapia cognitivo comportamentale abbiano buoni risultati sul trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare.
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