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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10092019-155807


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
DONNINI, DIANA
URN
etd-10092019-155807
Titolo
Etichettatura dei prodotti alimentari: il nuovo regime sanzionatorio (D.lgs 231/2017)
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Relatori
relatore Prof. Armani, Andrea
Parole chiave
  • alimenti
  • etichettatura
  • regime sanzionatorio
  • sicurezza alimentare
Data inizio appello
25/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2089
Riassunto
Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 15 dicembre 2017 n. 231 riguardante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1169, l’Unione Europea e il nostro Paese si sono dotati di strumenti legislativi evoluti per guidare e controllare con efficacia migliorata, rispetto alle disposizioni precedenti, l’interscambio commerciale in ambito europeo e l’importazione da paesi extra europei di prodotti alimentari, rivolgendo particolare attenzione alla sicurezza e alla corretta informazione alimentari a cui i cittadini europei si sono rivelati sempre più attenti e sensibili. Tuttavia, il proposito di armonizzare, uniformandole, le diverse legislazioni nazionali ad un unico regolamento applicato su tutto il territorio dell’UE, incontra tuttora resistenze da parte di singole nazioni, per svariati motivi che vanno dalle tecniche produttive tradizionali locali, talvolta difformi dalle norme europee, alla tutela in sede europea ed extraeuropea delle denominazioni d’origine che non sempre la politica dell’UE sembra in grado di garantire in maniera efficace. La petizione popolare europea “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) ha raccolto un milione di firme per chiedere la tracciabilità di tutti gli ingredienti dei nostri alimenti. A queste problematiche nazioni come la Francia e l’Italia sono particolarmente sensibili, anche se desta perplessità e preoccupazioni l’evidente annosa debolezza della politica del nostro Paese nel difendere in sede europea i propri interessi produttivi e commerciali e il valore storico-culturale delle nostre tradizioni agro-alimentari. La disciplina sanzionatoria che accompagna il Regolamento (UE) n. 1169/2011 non risolve del tutto il contrasto tra l’interesse commerciale per una circolazione delle merci svincolata da restrizioni legislative e la sicurezza e la tutela della salute dei cittadini, presentando ambiguità interpretative e, accanto ad un’apparente severità, alcune inspiegabili indulgenze.
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