Tesi etd-10092011-220004 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ROSSI, TIZIANA
URN
etd-10092011-220004
Titolo
Contaminazione microbica di ambienti confinati, monitoraggio e valutazione di possibili indicatori.
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
Parole chiave
- carica batterica
- Contaminazione microbica
- indicatori di base
- indici riassuntivi
- indoor air quality
- inquinanti indoor
- miceti
- monitoraggio ambientale
- parametri microbiologici
- pirogeni
- stafilococchi
Data inizio appello
27/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/10/2051
Riassunto
Contaminazione microbica di ambienti confinati, monitoraggio e valutazione di possibili indicatori
Negli ultimi anni l’aria indoor è stata oggetto di grande attenzione per la sua influenza sul benessere e la salute in ambienti di vita e lavoro. Infatti le problematiche relative agli ambienti confinati si sono accentuate quando, con obbiettivi di risparmio energetico, sono state perseguite scelte di tipo costruttivo che privilegiando il contenimento dei consumi, hanno ridotto i ricambi d’aria.
Poiché l’uomo trascorre tra l’80 e il 93% del suo tempo in ambienti confinati, lo studio della qualità dell’aria in ambienti sia di vita che di lavoro è divenuta una priorità per la salute pubblica.
Sebbene non esistano leggi specifiche né valori soglia per gli agenti microbici, vari indicatori sono stati proposti per la valutazione della contaminazione.
La tesi ha avuto lo scopo di studiare in uffici e bagni annessi la contaminazione batterica e fungina dell’aria e delle superfici, al fine di valutare la qualità dell’aria, ed evidenziare correlazioni tra i parametri misurati.
La tesi è stata svolta nel Joint Research Centre (JRC) di Ispra, dove sono stati selezionati 3 edifici nei quali sono stati scelti 5 uffici e 2 bagni. In parallelo è stato eseguito il campionamento dell’aria esterna come riferimento per la valutazione del livello di contaminazione interna. Durante tutta la campagna di misura sono state monitorate temperatura e umidità relativa. In totale sono state condotte 18 campagne di misura, dal 15.03.10 al 01.12.10 corrispondenti a 2 campagne al mese ad eccezione di aprile e dicembre.
Lo schema del monitoraggio è stato articolato in 2 fasi:
1. campionamento di bioaerosol mediante campionatore ad impatto su piastre agarizzate selettive, per il conteggio di mesofili, psicrofili, stafilococchi e miceti
2. campionamento di superfici negli uffici (mouse, bracciolo della sedia, scrivania) e nei bagni (pulsante sciacquone, maniglia interna, tavoletta WC) tramite apposizione di piastre agarizzate selettive, per il conteggio di mesofili e miceti.
I parametri microbiologici sono stati determinati incubando le piastre agarizzate a tempi e temperature opportune, e contando le colonie. Inoltre, per la valutazione della contaminazione microbica sono stati calcolati gli indici IGCM (Indice Globale di Contaminazione Microbica), ICM (Indice di Contaminazione da batteri Mesofili) e IA (Indice di Amplificazione).
I dati ottenuti dalla campagna di misura dopo essere stati normalizzati mediante funzioni logaritmiche, sono stati analizzati tramite test statistici parametrici quali analisi della varianza (ANOVA), test T, regressione lineare, test di Pearson e R2.
I batteri mesofili e gli stafilococchi hanno mostrato concentrazioni più elevate indoor e nei periodi di maggior presenza del personale, in accordo con la loro prevalente origine umana. Invece i miceti ai quali si può attribuire una provenienza ambientale, hanno mostrato una maggiore concentrazione outdoor e conteggi inferiori in caso di neve, o pioggia e basse temperature. E’ stato individuato un andamento stagionale della carica batterica psicrofila, con valori più alti nei mesi freddi e più bassi nei mesi caldi.
I risultati ottenuti nei bagni a confronto con i valori degli uffici, hanno mostrato concentrazioni più elevate per ogni parametro indagato. Inoltre si è riscontrata una maggiore presenza di stafilococchi nel bagno femminile.
Infine sono emerse correlazioni lineari positive tra mesofili sulle superfici e mesofili e stafilococchi nel bioaerosol.
Gli indici di contaminazione IGCM, ICM e IA, non hanno aggiunto nuove informazioni a quelle già ottenute mediante i classici indicatori.
I risultati confermano la rappresentatività della carica batterica mesofila nei confronti della presenza umana e dei miceti per le fonti ambientali.
Anche se non esistono linee guida ufficiali, in base a classi di contaminazione proposte da vari autori e al confronto con altri studi, la qualità dell’aria negli ambienti monitorati si può ritenere buona.
Negli ultimi anni l’aria indoor è stata oggetto di grande attenzione per la sua influenza sul benessere e la salute in ambienti di vita e lavoro. Infatti le problematiche relative agli ambienti confinati si sono accentuate quando, con obbiettivi di risparmio energetico, sono state perseguite scelte di tipo costruttivo che privilegiando il contenimento dei consumi, hanno ridotto i ricambi d’aria.
Poiché l’uomo trascorre tra l’80 e il 93% del suo tempo in ambienti confinati, lo studio della qualità dell’aria in ambienti sia di vita che di lavoro è divenuta una priorità per la salute pubblica.
Sebbene non esistano leggi specifiche né valori soglia per gli agenti microbici, vari indicatori sono stati proposti per la valutazione della contaminazione.
La tesi ha avuto lo scopo di studiare in uffici e bagni annessi la contaminazione batterica e fungina dell’aria e delle superfici, al fine di valutare la qualità dell’aria, ed evidenziare correlazioni tra i parametri misurati.
La tesi è stata svolta nel Joint Research Centre (JRC) di Ispra, dove sono stati selezionati 3 edifici nei quali sono stati scelti 5 uffici e 2 bagni. In parallelo è stato eseguito il campionamento dell’aria esterna come riferimento per la valutazione del livello di contaminazione interna. Durante tutta la campagna di misura sono state monitorate temperatura e umidità relativa. In totale sono state condotte 18 campagne di misura, dal 15.03.10 al 01.12.10 corrispondenti a 2 campagne al mese ad eccezione di aprile e dicembre.
Lo schema del monitoraggio è stato articolato in 2 fasi:
1. campionamento di bioaerosol mediante campionatore ad impatto su piastre agarizzate selettive, per il conteggio di mesofili, psicrofili, stafilococchi e miceti
2. campionamento di superfici negli uffici (mouse, bracciolo della sedia, scrivania) e nei bagni (pulsante sciacquone, maniglia interna, tavoletta WC) tramite apposizione di piastre agarizzate selettive, per il conteggio di mesofili e miceti.
I parametri microbiologici sono stati determinati incubando le piastre agarizzate a tempi e temperature opportune, e contando le colonie. Inoltre, per la valutazione della contaminazione microbica sono stati calcolati gli indici IGCM (Indice Globale di Contaminazione Microbica), ICM (Indice di Contaminazione da batteri Mesofili) e IA (Indice di Amplificazione).
I dati ottenuti dalla campagna di misura dopo essere stati normalizzati mediante funzioni logaritmiche, sono stati analizzati tramite test statistici parametrici quali analisi della varianza (ANOVA), test T, regressione lineare, test di Pearson e R2.
I batteri mesofili e gli stafilococchi hanno mostrato concentrazioni più elevate indoor e nei periodi di maggior presenza del personale, in accordo con la loro prevalente origine umana. Invece i miceti ai quali si può attribuire una provenienza ambientale, hanno mostrato una maggiore concentrazione outdoor e conteggi inferiori in caso di neve, o pioggia e basse temperature. E’ stato individuato un andamento stagionale della carica batterica psicrofila, con valori più alti nei mesi freddi e più bassi nei mesi caldi.
I risultati ottenuti nei bagni a confronto con i valori degli uffici, hanno mostrato concentrazioni più elevate per ogni parametro indagato. Inoltre si è riscontrata una maggiore presenza di stafilococchi nel bagno femminile.
Infine sono emerse correlazioni lineari positive tra mesofili sulle superfici e mesofili e stafilococchi nel bioaerosol.
Gli indici di contaminazione IGCM, ICM e IA, non hanno aggiunto nuove informazioni a quelle già ottenute mediante i classici indicatori.
I risultati confermano la rappresentatività della carica batterica mesofila nei confronti della presenza umana e dei miceti per le fonti ambientali.
Anche se non esistono linee guida ufficiali, in base a classi di contaminazione proposte da vari autori e al confronto con altri studi, la qualità dell’aria negli ambienti monitorati si può ritenere buona.
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