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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10082010-140146


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
VESPRINI, ELISA
URN
etd-10082010-140146
Titolo
Biomarkers in pazienti affetti da miopatia infiammatoria idiopatica
Settore scientifico disciplinare
MED/16
Corso di studi
FISIOPATOLOGIA MEDICA E FARMACOLOGIA
Relatori
tutor Prof. Bombardieri, Stefano
Parole chiave
  • dermatomiosite
  • malattie reumatiche
  • myositis
  • polimiosite
  • proteomica salivare
  • rheumatic disease
  • salivary proteomics
Data inizio appello
22/11/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/11/2050
Riassunto
Le miopatie infiammatorie idiopatiche (MII) sono un gruppo di malattie autoimmuni sistemiche a patogenesi multifattoriale che colpiscono in maniera
peculiare la muscolatura striata.
Scopo del lavoro: è stato quella di verificare se a livello sierologico, integrando diverse metodiche, fosse possibile isolare un sottogruppo di pazienti omogeneo per poi effettuare lo studio del fluido salivare che potesse rispecchiare, nella composizione proteica, le alterazioni anatomico-funzionali determinate dalla malattia a livello del tessuto muscolare. Scopo del lavoro è stato, quindi, quello di caratterizzare mediante analisi proteomica il profilo proteico salivare di pazienti affetti da MII e comparare il pattern ottenuto con quello di controlli sani e di un gruppo di controlli “patologici” al fine di identificare eventuali biomarkers di malattia.
Pazienti e metodi: sono stati analizzati con differenti metodiche (controimmunoelettrooresi, ELISA ed immunoassay lineare) 30 sieri di pazienti affetti da polimiosite (PM) o dermatomiosite (DM), formulata in accordo con i criteri di Peter e Bohan, che ci hanno permesso di arruolare per lo studio della saliva 8 pazienti, 8 controlli sani e 8 “controlli patologici”, affetti da fibromialgia, comparabili per sesso ed età.
La caratterizzazione del profilo proteico salivare è stata effettuata combinando l’elettroforesi bidimensionale (2ED) con la spettrometria di massa (MALDI-TOF mass spectrometry). I campioni sono stati raccolti in condizioni standard, centrifugati a 14000 g per 20 minuti a 4°C per rimuovere materiale insolubile e cellule, opportunamente preparati, e sottoposti a 2ED. La prima dimensione è stata effettuata su strip di 18 cm in cui è presente un gradiente lineare di pH 3-10. La seconda dimensione è stata effettuata su gel di poliacrilammide 12%(20cm×20cm×1,5mm). I gel analitici sono stati colorati mediante Silver staining, mentre i gel preparativi per la spettrometria di massa con il Blu Coomassie Colloidale. Le immagini dei gel sono state acquisite tramite uno scanner (Epson Expression 1680) e analizzate con il programma Image Master 2D Platinum 5.0 dell’Amersham Bioscience. Gli spot di interesse sono stati, infine, identificati mediante MALDI-TOF mass spectrometry.
L’analisi statistica è stata condotta mediante t-test per il confronto delle medie dei gruppi. Un p-value <0.05 è stato considerato statisticamente significativo.
Risultati: Lo studio ha permesso mettere in evidenza numerose differenze tra il pattern proteico salivare dei pazienti con PM/DM ed i profili proteici salivari dei soggetti sani e dei controlli patologici. In particolare, nei pazienti con PM/DM è stato possibile osservare un aumento delle proteine infiammatorie ed il riscontro di una proteina dei microtubuli così come è presente anche nei pazienti con fibromialgia.
Conclusioni: Lo studio, seppure preliminare, ha permesso di documentare come il pattern proteico salivare dei pazienti con PM/DM risulti alterato e presenti aspetti peculiari che, in parte, riflettono l’impegno flogistico e la natura autoimmune sistemica delle PM/DM. L’insieme delle alterazioni osservate suggeriscono che il dosaggio dei livelli salivari di un numero limitato di proteine, identificate tramite analisi proteomica, possa costituire un valido aiuto nella diagnosi di queste malattie. Complessivamente, quindi, seppure a livello preliminare, lo studio ha mostrato come l’analisi proteomica di fluidi biologici scarsamente complessi e facilmente reperibili come la saliva possa rappresentare un’ulteriore ausilio nella diagnosi delle malattie reumatiche.
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