Tesi etd-10072021-184646 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BRUSCHINI, ANNA
URN
etd-10072021-184646
Titolo
Studio retrospettivo in pazienti affetti da colangiocarcinoma intraepatico non resecabile sottoposti a radioembolizzazione con microsfere di resina di ittrio-90: valutazione della radiosensibilità, dose assorbita e risposta clinica tumorale.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Volterrani, Duccio
correlatore Dott. Boni, Giuseppe
correlatore Dott. Boni, Giuseppe
Parole chiave
- colangiocarcinoma
- ittrio-90
- radioembolizzazione
- TARE
Data inizio appello
26/10/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2091
Riassunto
La radioembolizzazione intra-arteriosa (TARE) con microsfere marcate con 90Y o 166Ho è stata introdotta nella pratica clinica in questi ultimi anni per il trattamento dei tumori del fegato non resecabili, primitivi o secondari. L'obiettivo della TARE è quello di massimizzare la dose assorbita dal tumore (quindi ottimizzare la risposta attesa al trattamento), cercando di contenere il più possibile la tossicità al tessuto epatico non tumorale. Questo obiettivo può essere raggiunto adattando il trattamento TARE in base a parametri specifici del tumore e del paziente.
Scopo dello studio retrospettivo riportato nella presente tesi è stato quello di verificare, in una coorte di pazienti con colangiocarcinoma intraepatico (ICC) inoperabile trattati con TARE mediante la somministrazione di 90Y-microsfere di resina, se la dose assorbita calcolata tenendo conto della distribuzione 3D dell’attività all'interno del fegato e del tumore bersaglio possa avere un impatto diretto sull'esito clinico del trattamento.
Sono state analizzate 21 procedure terapeutiche in 18 pazienti affetti da ICC non operabile. L'attività di 90Y-microsfere di resina somministrata è stata determinata utilizzando il metodo standard basato sul calcolo della superficie corporea (BSA). Le dosi assorbite dal tumore sono state quindi calcolate a posteriori elaborando le immagini 90Y-PET/TC post-TARE utilizzando un software dedicato al calcolo dosimetrico 3D. La risposta delle lesioni tumorali è stata valutata mediante esami TC effettuati nel corso del follow-up clinico. Dose assorbita e massa delle lesioni tumorali prima del trattamento, e riduzione della massa tumorale post-TARE sono stati utilizzati per calcolare i parametri α e α3D che esprimono la radiosensibilità del ICC. La riduzione della massa tumorale è stata correlata alla dose assorbita dal tumore, mentre la time-to-progression della malattia epatica a diversi fattori che caratterizzano neoplasia e trattamento.
E’ stata osservata una significativa riduzione della massa tumorale dopo il trattamento TARE in 18/21 trattamenti. La massa tumorale post-trattamento ha subito una significativa riduzione: M0 = 82 g (IC 95%: 54-200) vs Mf = 51g (IC 95%: 32-116), p <0,0001.
La dose media assorbita dal tumore ha dimostrato una correlazione statisticamente significativa con la riduzione della massa tumorale di tipo logaritmico. I parametri α e α3D sono risultati 0,006±0,004 Gy-1 e 0,010±0,009 Gy-1, rispettivamente. L'analisi multivariata ha dimostrato che la massa del tumore e la dose assorbita dal tumore sono predittori significativi del time-to-progression del tumore.
In conclusione, una migliore conoscenza dei parametri radiobiologici fornisce elementi utili a modulare l'attività di 90Y-microsfere di resina da somministrare al fine di ottimizzare l'esito del trattamento TARE. Infatti, quando si utilizza il metodo standard della BSA, le dosi assorbite dal tumore rischiano spesso di essere sottostimate e quindi inadeguate ad ottenere una risposta terapeutica significativa.
Scopo dello studio retrospettivo riportato nella presente tesi è stato quello di verificare, in una coorte di pazienti con colangiocarcinoma intraepatico (ICC) inoperabile trattati con TARE mediante la somministrazione di 90Y-microsfere di resina, se la dose assorbita calcolata tenendo conto della distribuzione 3D dell’attività all'interno del fegato e del tumore bersaglio possa avere un impatto diretto sull'esito clinico del trattamento.
Sono state analizzate 21 procedure terapeutiche in 18 pazienti affetti da ICC non operabile. L'attività di 90Y-microsfere di resina somministrata è stata determinata utilizzando il metodo standard basato sul calcolo della superficie corporea (BSA). Le dosi assorbite dal tumore sono state quindi calcolate a posteriori elaborando le immagini 90Y-PET/TC post-TARE utilizzando un software dedicato al calcolo dosimetrico 3D. La risposta delle lesioni tumorali è stata valutata mediante esami TC effettuati nel corso del follow-up clinico. Dose assorbita e massa delle lesioni tumorali prima del trattamento, e riduzione della massa tumorale post-TARE sono stati utilizzati per calcolare i parametri α e α3D che esprimono la radiosensibilità del ICC. La riduzione della massa tumorale è stata correlata alla dose assorbita dal tumore, mentre la time-to-progression della malattia epatica a diversi fattori che caratterizzano neoplasia e trattamento.
E’ stata osservata una significativa riduzione della massa tumorale dopo il trattamento TARE in 18/21 trattamenti. La massa tumorale post-trattamento ha subito una significativa riduzione: M0 = 82 g (IC 95%: 54-200) vs Mf = 51g (IC 95%: 32-116), p <0,0001.
La dose media assorbita dal tumore ha dimostrato una correlazione statisticamente significativa con la riduzione della massa tumorale di tipo logaritmico. I parametri α e α3D sono risultati 0,006±0,004 Gy-1 e 0,010±0,009 Gy-1, rispettivamente. L'analisi multivariata ha dimostrato che la massa del tumore e la dose assorbita dal tumore sono predittori significativi del time-to-progression del tumore.
In conclusione, una migliore conoscenza dei parametri radiobiologici fornisce elementi utili a modulare l'attività di 90Y-microsfere di resina da somministrare al fine di ottimizzare l'esito del trattamento TARE. Infatti, quando si utilizza il metodo standard della BSA, le dosi assorbite dal tumore rischiano spesso di essere sottostimate e quindi inadeguate ad ottenere una risposta terapeutica significativa.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |