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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10072021-170143


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BERNARDINI, ANGELICA
URN
etd-10072021-170143
Titolo
Hepatitis E virus (HEV): ricerca sierologica e virologica su cani da caccia al cinghiale in Toscana
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Mazzei, Maurizio
Parole chiave
  • ELISA
  • PCR
  • biochemical test
  • dogs
  • esame biochimico
  • PCR
  • ELISA
  • Epatite E
  • Hepatitis E
  • cani
Data inizio appello
29/10/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/10/2091
Riassunto
L’epatite E è una patologia virale a trasmissione oro-fecale il cui agente eziologico, Hepatitis E virus (HEV), è un virus appartenente al genere Orthohepevirus della famiglia Hepeviridae. I genotipi 3 e 4 del virus sono patogeni zoonotici e i suini domestici e selvatici sono considerati i principali ospiti serbatoio. L’aumento delle infezioni nell’uomo avvenuto nell’ultimo decennio nei paesi sviluppati può indicare un cambiamento nell’epidemiologia di HEV ed è stato suggerito che altre specie animali possano essere coinvolte nella trasmissione dell’infezione, tra cui i cani.
In questo studio è stata valutata la possibilità che i cani siano suscettibili al virus ed è stata determinata la sieroprevalenza di HEV nei cani da caccia al cinghiale in tre province della regione Toscana. I campioni di siero dei soggetti presi in esame sono stati sottoposti alla ricerca di anticorpi contro HEV mediante un kit ELISA indiretto multispecie e, al fine di individuare quadri infiammatori o potenziali danni epatici, è stato svolto un esame biochimico. Inoltre, i campioni di feci sono stati analizzati con varie metodiche molecolari (RT-qPCR, RT-PCR Nested e RT-PCR convenzionale) con lo scopo di identificare il virus oggetto di studio. Infine, per mezzo di tecniche di sequenziamento, sono state confrontate le sequenze di RNA con quelle presenti nella banca dati GeneBank.
Per mezzo delle sieropositività (5%) riscontrate nel nostro studio, abbiamo dimostrato che l’infezione da HEV si verifica nei cani. Tuttavia, dalle analisi biochimiche svolte sui sieri dei soggetti sierologicamente o virologicamente positivi non è stata riscontrata la presenza di infiammazione o di danno epatico.
L’unico campione di materiale fecale in cui è stato possibile identificare RNA di HEV2ra, specifico del coniglio, era presente nell’archivio del Dipartimento di Scienze Veterinarie nell’Università di Pisa. Tuttavia, considerando la buona clinica del soggetto, il basso numero di copie di RNA di HEV riscontrate nelle sue feci e il fatto che il cane viveva in un ambiente rurale, con buona probabilità non si tratta di un’infezione produttiva ma di una contaminazione fecale.
Dunque, nel nostro studio abbiamo dimostrato che il virus dell’Epatite E può circolare in varie specie animali, compresi i cani, ma con bassa patogenicità. Tuttavia, per poter dimostrare la possibilità di trasmissione zoonotica, si rendono necessarie ulteriori indagini molecolari per il rilevamento e sequenziamento del virus.
Hepatitis E is a viral disease with oro-fecal transmission whose etiological agent, Hepatitis E virus (HEV), is a virus belonging to the genus Orthohepevirus of the family Hepeviridae. Genotypes 3 and 4 of the virus are zoonotic pathogens, and domestic and wild swines are considered the main reservoir hosts. The increase in human infections over the past decade in developed countries can reveal a change in the epidemiology of HEV, and it has been suggested that other animal species may be involved in transmission of the infection, including dogs.
In this study, the possibility that dogs are susceptible to the virus was evaluated and the seroprevalence of HEV in wild boar hunting dogs in three provinces of Tuscany was determined. Serum samples from the examined subjects were tested for antibodies to HEV using a multispecies indirect ELISA kit, and a biochemical test was performed to detect inflammatory patterns or potential liver damages. In addition, stool samples were analyzed by various molecular methods (RT-qPCR, RT-PCR Nested and conventional RT-PCR) with the aim of identifying the virus under study. Finally, by means of sequencing techniques, RNA sequences were compared to those present in the GeneBank database.
By means of the seropositivity (5%) found in our study, we demonstrated that HEV infection occurs in dogs. However, biochemical analyses performed on sera from serologically or virologically positive subjects did not reveal the presence of inflammation or liver damages.
The only sample of fecal material in which it was possible to identify rabbit-specific HEV2ra RNA was present in the archive of the Department of Veterinary Sciences at the University of Pisa. Neverthless, considering the good clinical condition of the subject, the low number of HEV RNA copies found in his faeces and the fact that the dog lived in a rural environment, it is more likely a fecal contamination rather tahn a productive infection.
Therefore, in our research we have demonstrated that Hepatitis E virus can circulate in various animal species, including dogs, but with low pathogenicity. However, in order to prove the possibility of zoonotic transmission, further molecular investigations for virus detection and sequencing are required.
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