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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10072021-165839


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAURETANI, GIULIA
URN
etd-10072021-165839
Titolo
Sorveglianza ambientale di SARS-CoV-2 nelle acque reflue urbane: metodiche a confronto
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Verani, Marco
relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
Parole chiave
  • acque reflue
  • concentration methods
  • covid-19
  • epidemiologia delle acque reflue
  • metodi di concentrazioni
  • rt-qpcr
  • SARS-CoV-2
  • wastewater
  • wastewater based epidemiology
Data inizio appello
26/10/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2091
Riassunto

La pandemia in corso ha offerto un’occasione per saggiare l’epidemiologia delle acque reflue come strumento efficace per il precoce rilevamento di SARS-CoV-2. Tuttavia, sono disponibili diversi protocolli e la maggior parte dei metodi applicati non sono stati adeguatamente convalidati. A tal proposito, in questo lavoro, sono stati valutati metodi analitici diversi con uno studio comparativo di quattro metodiche di concentrazione, SARI rev.1, SARI rev.2 e due kit commerciali confrontati mediante la contaminazione artificiale con due virus di controllo a titolo noto, Mengovirus e Human Coronavirus 229E, in campioni di acque reflue in 4 repliche per le 4 metodiche per entrambe i virus surrogati, così da determinare la percentuale di recupero post concentrazione. Dai risultati ottenuti si evince una capacità maggiore di recupero dei virus di controllo surrogati con metodica SARI rev.2, che è risultata essere pari al 3,73%. Inoltre, nell’ambito della sorveglianza ambientale di SARS-CoV-2, un totale di 16 campioni da 4 depuratori diversi toscani, raccolti nel mese di Luglio, trattati con metodica di concentrazione SARI rev.2, sono stati testati per rilevazione del target virale con due saggi di Real-Time RT-qPCR. La capacità di rilevazione del SARS-CoV-2 si è dimostrata essere maggiore, in termini qualitativi, per il primo protocollo testato, pari all’43,75 % con regione target l’ORF-1ab, a cura dell’ISS, rispetto allo 18,75 % ottenuto con RT-PCR da kit commerciale, con target virale il frammento N1. Si presuppone, quindi, che la combinazione di queste metodiche, possa essere impiegata, con buoni risultati, nell’epidemiologia delle acque reflue e che questa possa essere un ottimo strumento di prevenzione.

The current pandemic has provided an opportunity to test Wastewater Based Epidemiology as an effective tool for early detection of SARS-CoV-2. However, several protocols are available and most of the application methods have not been properly validated. In this regard, in this work, different analytical methods were evaluated with a comparative study of four concentration methods, SARI rev.1, SARI rev.2 and two commercial kits compared by artificial contamination with two known control viruses, Mengovirus and Human Coronavirus 229E, in wastewater samples in 4 replicates for the 4 methods for both surrogate viruses, so as to determine the post concentration recovery percentage. The results obtained show a greater recovery capacity of surrogate control viruses with the SARI rev.2 method, which was found to be 3.73%. Furthermore, as part of the environmental surveillance of SARS-CoV-2, a total of 16 samples from 4 different Tuscan wastewater plants, collected in July, treated with the SARI rev.2 concentration method, were tested for detection of the viral target. with two assays of Real-Time RT-qPCR. The detection capacity of SARS-CoV-2 was shown to be higher, in qualitative terms, for the first protocol tested, equal to 43.75% with the target region ORF-1ab, by the ISS, compared to the 18.75% obtained with RT-PCR from a commercial kit, with viral target the N1 fragment. It is therefore assumed that the combination of these methods can be used, with good results, in the epidemiology of wastewater and that this can be an excellent prevention tool.


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