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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10072021-104016


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
CASTAGNOLI, GIULIA
URN
etd-10072021-104016
Titolo
Chirurgia estrattiva nei pazienti in terapia con nuovi anticoagulanti orali: studio clinico prospettico osservazionale.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA ORALE
Relatori
relatore Prof. Barone, Antonio
Parole chiave
  • chirurgia orale
  • estrazioni dentali
  • new oral anticoagulants
  • nuovi anticoagulanti orali
  • oral surgery
  • postoperative bleeding
  • sanguinamento post-operatorio
  • tooth extraction
Data inizio appello
03/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/11/2091
Riassunto
Gli anticoagulanti orali sono una categoria di farmaci che include gli antagonisti della vitamina K (tra cui il warfarin) e i nuovi anticoagulanti orali (NAO). Questi farmaci sono usati per prevenire, trattare o ridurre il rischio tromboembolico nei pazienti affetti da: fibrillazione atriale, tromboembolia venosa, malattia ischemica cardiaca, ischemia cerebrovascolare, infarto miocardico e patologie valvolari. Il warfarin e gli altri dicumarolici sono disponibili da più di 60 anni; tuttavia, questo tipo di terapia ha diversi limiti, come il lento onset con l’iniziale terapia ponte con eparina, le numerose interazioni con farmaci e alimenti, il polimorfismo genetico che ne influenza il metabolismo, lo stretto indice terapeutico e la necessità di essere monitorizzato nel tempo. Recentemente, sono stati introdotti i NAO per semplificare e migliorare il management dei pazienti in terapia anticoagulante. Appartengono a questa categoria: dabigatran, apixaban, rivaroxaban e edoxaban. Il primo è un inibitore diretto della trombina (fattore IIa) mentre gli ultimi tre inibiscono il fattore Xa.
Con l’aumento dell’età media della popolazione generale è anche in aumento il numero di pazienti che fanno uso di tali farmaci e che potrebbero necessitare di terapie chirurgiche odontoiatriche.
Secondo Nathawani et al. (2017) e Serrano-Sánchez et al. (2017) le estrazioni dentarie vengono classificate tra le procedure a basso e moderato rischio di sanguinamento.
Nelle procedure a basso rischio di sanguinamento vi sono le estrazioni semplici (realizzate mediante l’utilizzo di leve e pinze) fino a 3 elementi dentari, mentre nelle procedure a rischio moderato di sanguinamento vi sono le estrazioni multiple in numero maggiore di tre elementi dentari, le estrazioni complesse (realizzate mediante esecuzione di lembo mucoperiosteo, ostectomia o entrambe le procedure) e le estrazioni di elementi dentari contigui che causino la formazione di una ferita più ampia.
Il medico curante e/o lo specialista prescrittore del farmaco anticoagulante stabiliscono la necessità o meno della sospensione di tale terapia, considerando il rapporto tra rischio tromboembolico e rischio emorragico di ogni singolo paziente (Lusk et al 2018).
Per sanguinamento post-operatorio si intende quel sanguinamento che si verifica dopo 20 minuti di compressione mediante garza nel sito post-estrattivo (Mauprivez et al 2016). Considerando che il rischio di sanguinamento in pazienti in terapia anticoagulante è aumentato rispetto ai pazienti sani (Bensi et al. 2018), il razionale del nostro studio è comprendere quali e quanti siano i casi di sanguinamento peri e postoperatorio in pazienti trattati con nuovi anticoagulanti orali dopo estrazioni dentarie e comprendere le eventuali correlazioni tra gli eventi di sanguinamento post-operatorio e caratteristiche delle estrazioni dentarie, tipologia di farmaci anticoagulanti assunti, ultima assunzione di anticoagulante.
Scopo dello studio è stato valutare il tasso di sanguinamento peri e post-operatorio in pazienti in terapia anticoagulante sottoposti a estrazioni dentarie e valutare quali variabili preoperatorie influenzino il tasso di sanguinamento, tra cui caratteristiche le dell’estrazione, il farmaco assunto, la sospensione della terapia con NAO.


Oral anticoagulants are a category of drugs that include vitamin K antagonists (including warfarin) and new oral anticoagulants (NAOs). These drugs are used to prevent, treat or reduce thromboembolic risk in patients with: atrial fibrillation, venous thromboembolism, ischemic heart disease, cerebrovascular ischaemia, myocardial infarction and valve disease. Warfarin and other dicumarolics have been available for more than 60 years; however, this type of therapy has several limitations, such as the slow onset with the initial bridging therapy with heparin, the numerous interactions with drugs and foods, the genetic polymorphism that influences its metabolism, the narrow therapeutic index and the need to be monitored in time. Recently, NAOs have been introduced to simplify and improve the management of patients on anticoagulant therapy. Belong to this category: dabigatran, apixaban, rivaroxaban and edoxaban. The former is a direct thrombin inhibitor (factor IIa) while the latter three inhibit factor Xa.
As the average age of the general population increases, the number of patients who use these drugs and who may need dental surgery is also increasing.
According to Nathawani et al. (2017) and Serrano-Sánchez et al. (2017) tooth extractions are classified as low and moderate bleeding risk procedures.
In procedures with a low risk of major bleeding there are simple extractions (made using levers and forceps) up to 3 teeth, while in procedures with moderate risk of bleeding there are multiple extractions in number of three dental elements, complex extractions (performed by performing a mucoperiosteal flap, ostectomy or both) and extractions of contiguous dental elements that cause the formation of a larger wound.
The treating physician and / or the specialist prescribing the anticoagulant drug establishes the need or not for the suspension of this therapy, including the relationship between thromboembolic risk and bleeding risk of each individual patient (Lusk et al 2018).
Post-operative bleeding refers to bleeding that occurs after 20 minutes of gauze compression in the post-extraction site (Mauprivez et al 2016). Considering that the risk of bleeding in patients on anticoagulant therapy is increased compared to healthy patients (Bensi et al. 2018), the rationale of our study is to understand which and how many cases of peri and postoperative bleeding are in patients treated with new oral anticoagulants after dental extractions and understand any correlations between post-operative bleeding events and characteristics of dental extractions, type of anticoagulant drugs taken, last intake of anticoagulant.
The aim of the study was to evaluate the peri and postoperative bleeding rate in patients on anticoagulant therapy undergoing tooth extractions and to evaluate which preoperative variables influence the bleeding rate, including extraction characteristics, drug taken, NAO suspension.
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